«Sul catasto legge senza senso»

«Sul catasto legge senza senso» La Confedilizia contro l'obbligo di denunciare il codice fiscale «Sul catasto legge senza senso» ROMA —/; ministro Emilio Colombe e rimasto tutina di un atto di sabotaggio da pa^le dei direttori generali e dei cuperburocrati delle Finanze-. A lanciare il pesante j'accuse è U presidente della Confedilizia Attilio Viziano all'indomani dell'approvazione a palazzo Chigi di un disegno di legge governativo che, se votato dal Parlamentò, imporrà a tutti i proprietari di appartamenti, ville, negozi ed uffici di denunciare al catasto il proprio numero di codice fiscale. L'obbligo riguarderà sia gli intestatari di immobili accatastati prima del 1978, sia coloro che abbiano presentato domanda di censimento catastale fino al 15 maggio 1985. Per i trasgressori sono previste multe da 50 mila lire ad un milione, che saranno inasprite per ; casi più gravi. Scopo del provvedimento, secondo quanto ha dichiarato il ministro Colombo, e quello di scovare gli evasori fiscali attraverso i controlli incrociati con l'anagrafe tributaria. Solo cosi potrà realizzarsi il riscontro automatico fra i dati del catasto e quelli risultanti dalle denunce dei redditi Irpef, Irpeg ed Ilor. Il presidente della Confedilizia, Attilio Viziano, è però molto scettico sui reali effetti del disegno di legge: -Non ha alcun senso che il fisco effettui controlli incrociati tra i modelli 740 e i dati catastali. E' un lavoro inutile, perché chi ha presentato la dichiarazione dei redditi ha quasi sempre denunciato le sue proprietà immobiliari. Si potrà tutl'alpiù scoprire chi, pur possedendo un appartamento regolarmente accatastato, non paga alcuna imposta Irpef od Ilor. Ma questi sono casi rarissimi-. Secondo l'ing. Viziano, -il vero problema è che circa metà dei proprietari di case rimarrà, invece, "fantasma" per il fisco. Sono tutti coloro — e sono milioni — che possiedono unità immobiliari non accatastate e non le indicano nella dichiarazione dei redditi. Chi non ha denunciato la proprietà di una casa non fornirà di certo al catasto il proprio codice fiscale'. La situazione degli uffici del catasto -attualmente è al collasso", afferma Viziano. -Devono essere evase 18 milioni di pratiche di condono edilizio, che nessuno esaminerà mai. Altri 8 milioni di fascicoli relativi a passaggi di proprietà giacciono da anni negli scaffali. Dovrebbero poi essere anche aggiornate, perché non più rispondenti alla realtà odierna, le rendite catastali di milioni di immobili". Quali sono le possibili alternative? 'Se non si parte dal catasto non si combinerà niente. Lo Stato ha sinora speso a vuoto 100 miliardi di lire e ne ha già stanziati altri 480 per memorizzare dati e rendite catastali ormai del tutto superati, perché risalgono a 50 anni fa (il censimento è del 1939). Al contrario, invece, si doveva ripartire da zero dal 1" gennaio 1990 con un sistema tavolare (ma automatizzato), già in funzione in Alto Adige, nel Bellunese e in Friuli-. In concreto che ha proposto la Confedilizia? -Abbiamo da tempo offerto al ministero delle Finanze la piena disponibilità, accollandoci anche i relativi oneri, per un nuovo generale accatastamento di tutti gli immobili esistenti. Tutti i proprietari avrebbero dovuto denunciare i loro beni, mentre la Confedilizia avrebbe svolto l'istruttoria delle pratiche, consegnandole poi agli uffici tecnici erariali. Ma il ministro Colombo, che in un primo tempo si era mostrato molto interessato al progetto, ha poi cambialo parere e non se ne è fatto più niente-. Pierluigi Franz

Persone citate: Attilio Viziano, Emilio Colombe, Pierluigi Franz, Viziano

Luoghi citati: Bellunese, Friuli, Roma