Schimberni parte in salita

Schimberni parte in salita Polemiche dopo la nomina dell'amministratore delle Ferrovie Schimberni parte in salita Scalfaro: «Prevalgono ancora amicizia e calcoli di corrente» - Il pri: «I! presidente dovrà avere competenza specifica» - Ma l'ex manager della Montedison risponde: «L'ente non è allo sfascio» ROMA — Mario Schimbernl si è insediato sulla poltrona di amministratore straordinario delle ferrovie, mentre altri due amministratori e un funzionario dell'ente arrestati nei giorni scorsi con l'accusa di corruzione sono tornati in libertà. Al termine della prima giornata di lavoro, in un'intervista televisiva, Schimberni ha dichiarato di aver trovato 'un'azienda che non è allo sfascio cosi come talvolta può apparire all'esterno, anche dopo le ultime vicende». L'ex presidente della Montedison ha aggiunto di aver accettato l'incarico di amministratore straordinario delle ferrovie perché -in certi momenti bisogna avere anche spirito di servizio». Ma sulla nomina del nuovo numero uno delle ferrovie continuano a crescere le polemiche. L'ex ministro dell'Interno Oscar Luigi Scalfaro, uno dei candidati a vestire le vesti di commissario dell'ente se la scelta fosse caduta su un politico, ha sferrato un duro attacco contro i metodi spartitori utilizzati a suo giudizio anche per questa designazione. •Prevalgono l'amicizia con appartenenti alla stessa corrente o calcoli di compensazione politica — tuona Scalfaro — prima ancora di valu¬ tare le capacità, le trasparenze e l'idoneità a raccogliere fiducia. Questo sistema è alla radice di tanti mali. O si muta radicalmente o i mali si moltiplicheranno». Se non si abbandona la lottizzazione, secondo Scalfaro, le inchieste della magistratura e tutti i propositi di risanamento dell'ente saranno inutili. Dice ancora l'ex ministro: 'Non serve mettere in galera i colpevoli, se risulteranno tali, né trovare persona di eccezionali capacità idonee a sistemare il settore ferroviario se non si ha il coraggio di fare una diagnosi esatta relativa alla fonte prima di ogni male, e cioè il metodo con il quale si scelgono gli uomini per posti di responsabilità». Per Schimbemi alla guida delle ferrovie il pri chiede tempi brevi. La segreteria repubblicana ha auspicato ieri una «oretie gestione commissariale» dell'ente che prepari le condizioni -perché possa essere chiamata alla presidenza una personalità con specifica competenza nel settore, che rappresenti una sicura garanzia di guida di questo essenziale servizio pubblico». L'amministratore straordinario, insomma, per il pri non dovrà essere il futuro presidente. Contro la scelta del gover- no si schiera il pei. H responsabile comunista del settore trasporti, Lucio Libertini, dice che -il rischio serio e che invece di affrontare la questione morale alle radici e rilanciare le ferrovie, ci si limila a far volare i solili stracci e ad usare una vicenda giudiziaria solo per smembrare e ridimensionare le ferrovie». L'ex presidente della Montedison ha cominciato cosi a lavorare in un clima nient'alfatto tranquillo, nonostante le dichiarazioni di stima e soddisfazione di de e psi. Ieri mattina l'amministratore straordinario delle ferrovie è arrivato nel suo ufficio poco dopo le 11, e subito ha ricevuto il direttore generale Giovanni Coletti (destinatario anche lui di una comunicazione giudiziaria per truffa nell'inchiesta sulle «lenzuola d'oro»), che gli ha comunicato le dimissioni già rassegnate al ministro. Schimbemi si è riservato di accettarle in attesa che venga scelto il nuovo direttore generale, visto che Felice Santonastaso, vice-presidente e amministratore delegato dell'Italstat, continua a rifiutare l'offerta. Si pensa anche a soluzioni inteme all'ente, promuovendo alla carica ricoperta da Coletti un dirigente delle ferrovie. Insieme al direttore generale dimissionario, l'amministratore straordinario ha incontrato i direttori di dipartimento dell'ente, i vicedirettori generali e i responsabili delle direzioni centrali autonome. Per oggi ha convocato i rappresentanti dei sindacati confederali e di quelli autonomi dei ferrovieri. Ma si sente un uomo soltanto -prestato» alle ferrovie, per un periodo limitato di tempo? -Allo stato attuale — risponde Schimbemi — si tratta certamente di un incarico a termine». Quanto al ti¬ po di struttura di cui in futuro sarà dotato l'ente ferrovie, l'amministratore straordinario si è limitato a replicare che «é troppo presto per dirlo». Ieri i giudici romani che indagano sullo scandalo delle «lenzuola d'oro- hanno rimesso in libertà i consiglieri d'amministrazione Giulio Caporali e Franco Baffigi e il funzionario dell'ente Luigi Tomatore, arrestati con l'accusa di corruzione. Restano ancora in carcere i funzionari Giovanni Notarangelo e Guido Miele, per i quali i rispettivi difensori hanno già presentato l'istanza di remissione in libertà. L'avvocato Alfredo Biondi, legale del consigliere d amministrazione liberale Baffigi, ha detto che adesso, dopo la scarcerazione, 'il discorso processuale per dimostrare l'innocenza del mio assistito diventa più facile. Comincia ad emergere dal buio di un'istruttoria segreta, non solo l'inconsistenza degli elementi indizianti, unilaterali ed ambigui non riscontrati, ma anche l'esistenza di rapporti tra le ferrovie e le ditte del signor Graziano, di gran lunga precedenti all'epoca in cui Baffigi ebbe l'incarico di consigliere di amministrazione delle Fs». Giovanni Bianconi Mario Schimbemi

Luoghi citati: Roma