Francia e Piemonte vogliono un altro Sempione
Francia e Piemonte vogliono un altro Sempione Francia e Piemonte vogliono un altro Sempione Il nuovo traforo si affiancherebbe a quello costruito 80 anni fa - La Lombardia insiste invece per il raddoppio del Gottardo - Il parere della Svizzera verrà da un referendum TORINO — Il Sempione e davvero la via più corta tra l'Italia e l'Europa? Il Piemonte ci crede. Allo stesso modo la pensano anche una parte degli svizzeri e dei francesi. ■E' questo l'unico valico con caratura europea-. Eppure, di strade che possono collegare il nostro Paese con quelli al di la delle Alpi (soprattutto per quanto riguarda il transito ferroviario i, sulla carta ce ne potrebbero essere almeno cinque Da tempo si parla non solo del raddopppio del traforo del Sempione. con la realizzazione di un tunnel parallelo a quello già aperto da ottant'anni, ma anche del traforo dello Spluga (due ipotesi) e del traforo del Gottardo (due ipotesi). Quale scegliere? La risposta diventa politica, sia sul versante italiano, sia su quello svizzero. La Lombardia spinge per un'alternativa al Sempione, e anche i cantoni Ticino, Zurigo e Grigioni insistono per vedere potenziati i propri collegamenti con Milano. La Francia Orientale, la parte di Svizzera che gravita verso il Piemonte (il Vaud), nonché Piemonte e Liguria dicono Sempione. Per varie ragioni, soprattutto economiche. Costa un terzo rispetto ai progetti alternativi; già oggi con alcune modifiche la linea del Sempione può accogliere l'alta velocità e convogliarla nel cuore dell'Europa; poco meno della metà della popolazione svizzera (la parola definitiva verrà, come di consueto nella Confederazione, da un referendum) è d'accordo su questa soluzione, che si inserisce meglio delle altre nella rete del piano svizzero -Rail 2000». Il nuovo traforo del Sempione costituirebbe infatti il completamento naturale per il tronco Berna-Olten-Basi- i lea; inoltre farebbe da tramite e valorizzebbe gli assi Nord-Sud (Basilea-BernaBriga-Milano i e Nord-OvestSud (Ginevra-Losanna-Briga-Milanoi. Inoltre, percorrendo il Pie- j monte da Sud a Nord, rap- j presenterebbe una naturale : scorciatoia tra l'Europa e Genova, quindi per il Mediterraneo. Un problema aper to sul quale Piemonte, sviz- ] zeri iper la parte maggiormente interessata! e francesi , si muovono all'unisono, per ; anticipare le mosse sullo scacchiere delle decisioni che in sede ministeriale saranno prese nel 1990. Ecco perche ieri a Torino 1 una delegazione guidata dal sindaco di Losanna Paul Rene Martin, con Jean Piene Maillot segretario generale del Trans Europe Tgv, il segretario generale di Belfort, Jacot. ed altre autorevoli personalità della Confederazione si e incontrata con il presidente della giunta regionale Beltrami. l'assessore ai Trasporti Mignone. il presidente della commissione Trasporti Biazzi e il suo vice Ratti. Oggi la delegazione francosvizzera incontrerà esponenti dell'imprenditoria piemontese per mettere a punto una strategia allargata per attuare quel passaggio che al di la del Sempione prevede il traforo del Lolschberg. Un progetto che nel suo insieme dovrebbe costare circa sei miia miliardi. Tanti problemi su uno scenano che occone approfondire; se ne parlerà, con toni più ufficiali, a Stresa il 16 dicembre in un convegno tra svizzeri e italiani, alla presenza del ministro dei Trasporti. Santuz. Pier Paolo Benedetto
Persone citate: Belfort, Beltrami, Biazzi, Jean Piene, Maillot, Mignone, Paul Rene Martin, Pier Paolo Benedetto, Ratti, Santuz
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