Sensori e esposimetro aprono il dialogo
Sensori e esposimetro aprono il dialogo Sensori e esposimetro aprono il dialogo Irappresentanti delle undici riviste specializzate europee che assegnano 1 premi «European Camera oftheYear» (Fotocamera Europea dell'Anno) questa volta si sono trovati di fronte a una scelta molto difficile. Nel 1987 la Canon EOS 850, tra le reflex, e la Pentax Zoom 70, tra le compatte, non avevano avuto una concorrenza forte come quella che hanno dovuto affrontare gli apparecchi premiati quest'anno. Riunitisi per tre giorni in Finlandia, i rappresentanti di riviste di fotografia di Italia (tutti fotografi), Francia, Gran Bretagna, Germania, Olanda, Svezia, Danimarca, Finlandia, Spagna, Austria e Norvegia hanno assegnato il premio assoluto alla Minolta Dynax 7000Ì, reflex autofocus della seconda generazione, e quello per l'apparecchio 35 mm compatto alla Olympus AZ 300, che fa parte del gruppo di macchine fotografiche con visione reflex ma obiettivo non intercambiabile. La Kodak, con la pellicola bianco e nero T-Max 3200P e il bagno di sviluppo TMAX che permette di utilizzarla fino alla sesibilità di 50.000 (cinquantamila!) ISO, ha ottenuto il premio per l'innovazione in campo fotografico. Infine 11 1988 segna l'Ingresso del video nell'ambito di questo premio con l'assegnazione del titolo di videocamera europea dell'anno alla Sony V90 nello standard Video 8. Tra le reflex la concorrente più agguerrita della vincitrice Minolta Dynax 7000i è stata la Nikon F801. Abbiamo parlato recentemente di questi apparecchi Tra le caratteristiche principali della Dynax 70001 ricordiamo la velocità di messa a fuoco automatica una volta e mezzo più alta rispetto ai precedenti apparecchi Minolta e il dialogo tra 1 sensori del) 'autofocus, che in pratica individuano il soggetto principale, e l'esposimetro, che in questo modo sa dove misurare con maggiore precisione l'intensità della illuminazione. E' anche possibile programmare la fotocamera secondo i diversi tipi di ripresa inserendo delle minuscole schede magnetiche in una fessura simile al «drive» di un computer. La Olympus AZ 300, che si è aggiudicata il titolo di fotocamera compatta, non è in realtà una compatta tradizionale. E' invece un apparecchio dei tipo che in Italia è stato chiamato talvolta «refiex-non reflex» e all'estero «bridge-camera», cioè una sorta di ponte tra le reflex, perché l'immagine nel mirino è quella che attraversa l'obiettivo, e le compatte, perché lo stesso obiettivo non è intercambiabile. La Olympus AZ 300 ha prevalso sulla Yashlca Samurai, il primo apparecchio di questa nuova categoria, probabilmente grazie al fatto di usare il formato 35mm pieno (24x38mm), anziché il cosiddetto «mezzoformato» (17x24). Altra caratteristica molto apprezzata della Olympus è la possibilità di programmare l'inquadratura: l'obiettivo zoom si regola automaticamente per ritrarre figure intere oppure a mezzobusto. A proposito del premio per l'Innovazione, assegnato alla Kodak per il complesso di rivelatore (bagno di sviluppo) e pellicola T-Max 3200P, si può dire che è stato gratificato un lavoro che darà probabilmente pochi risultati economici diretti, ma che accende la fantasia di tutti gli appassionati di fotografia. A 50.000 ISO chi ha mano ferma può dimenticare il cavalletto e scattare a 1/15 di secondo. A 1600 ISO erano necessari due secondi Andrea Donati
Persone citate: Andrea Donati
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