Via Lattea, la magia bianca
Via Lattea, la magia bianca Da Sestriere a Monginevro, sempre con gli sci ai piedi Via Lattea, la magia bianca Riuniti gli impianti della «Sestriere* SpA» e della «Sansicario Ski», ecco di nuovo la «Gran Pista» di oltre trecento chilometri, con tracciati e pendenze in grado di soddisfare le esigenze di qualsiasi sciatore - 450 «cannoni» garantiscono l'innevamento da novembre fino ad aprile La Provinciale 215, quella che collega Cesana con Sestriere passando da Sauze di Cesana. una decina di passi o poco più, è l'unico tratto non percorribile «sci ai piedi» nella fantastica cavalcata sciistica che collega Sestriere con Mongine'vro abbracciando le località intermedie di Sauze d'Oulx, Sansicario, Cesana e Claviere: la celebre «Via Lattea», ideologiocamente mai disciolta e finalmente, da quest'anno, ricomposta anche dal punto di vista amministrativo. Una gita che solo sciatori esperti e ben allenati possono sperare di effettuare in un giorno: per la maggioranza degli appassionati, un programma in grado di offrire novità e divertimento sportivo per un'intera settimana. Il percorso, geograficamente parlando, non ha mai cessato di esistere, da quando sono stati creati alcuni indispensabili impianti di arroccamento, ma scelte diverse di politica turistica avevano separato il grande comprensorio in due tronconi: facente capo a Sestriere, il primo (con annessa Sauze d'Oulx); gravitante intorno alla neonata Sansicario, il secondo. Comprensibile il rimpianto di chi considerava tale separazione come lo spreco di un'enorme e rara opportunità. Pur separatamente, comunque, i due comprensori hanno continuato ad investire e svilupparsi. Con impianti e piste, oltretutto, che tendevano a legarli l'un l'altro sempre più. quasi ci fosse una ta¬ cita intesa a fare del Monte Fraiteve e del comprensorio gravitante intorno ad esso la risposta delle Alpi Occidentali ai leggendari compreurori dolomitici e della vicina Francia. Intesa che quest'anno si è finalmente tradotta in pratica. La Sestrieres Spa ha acquistato gli impianti di risalita dalla Sansicario Ski diventando cosi, come numero di impianti, la più importante società italiana a capitale interamente privato. Un fatto da non trascurare, questo, se si tiene conto che fra le Regioni a statuto ordinario (ben diversamente vanno le cose in quelle a statuto speciale come Val d'Aosta o Trentino Alto Adige), il Piemonte è una di quelle in cui si è più restii a concedere finan¬ ziamenti pubblici per il turismo invernale. In un modo o nell'altro, comunque, adesso la «Via Lattea» è tornata in tutta la sua completezza, con la mitica Banchetta e i famigerati pistoni di Claviere, l'impegnativa «Gran Pista» 'su cui ha imparato a sciare Piero Qros e i soleggiatissimi plateau di Monginevro. Settanta impianti (cento tenendo conto anche di quelli di Monginevro) per trecento chilometri di piste (trecentocinquanta con quelle in territorio francese) con dislivelli che vanno dai 1350 metri di Cesana fino ai 280G della Motta. Una varietà assoluta di tracciati e pendenze in grado di soddisfare le esigenze di qualsiasi sciatore. E da novembre ad aprile. Ecco un altro dato d'importanza fondamentale. A'Sestriere, infatti, è in funzione ormai da alcuni anni un imponente impianto di innevamento artificiale («Innevamento programmato», lo chiamano i tecnici) d'Europa con 450 «cannoni» sparsi su una superificie di cento ettari. Tutte le piste principali sia sulla Banchetta sia sul Sises possono essere completamente innevate anche se dal cielo non cade nemmeno un fiocco. Analoga attrezzatura è stata allestita su numerose piste di Sauze d'Oulx; Sansicario ha provveduto autonomamente negli anni scorsi. Se prima il solo Colle poteva vantare l'impianto più esteso d'Europa, a questo punto è lecito puntare al primato mondiale. Un suggestivo panorama di Sestriere. Con la rinascita della Via Lattea è possibile andare con gli sci ai piedi sino al Monginevro
Persone citate: Motta, Piero Qros
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