I saluti dal «Lusitania» valgono ora due milioni

I saluti dal «Lusitania» valgono ora due milioni C'è una moda dei cimeli legati alle navi famose. Asta da Christie's di buste-cartoline del duca di Windsor I saluti dal «Lusitania» valgono ora due milioni LONDRA — Da bordo del Lusitania qualcuno scriveva a Torino. Saluti spediti per cartolina che oggi vengono pagati sui due milioni. E' il prezzo per ciascuna di due «illustrate», entrambe indirizzate a torinesi, acquistate a Londra da un collezionista. La suggestione esercitata dai cimeli legati a navi famose è spesso confermata da fenomeni come questo. n Lusitania, nave di cui la Compagnia Cunard andava giustamente orgogliosa, in cartolina spicca a colori sull'oceano. A tergo un annullo ben chiaro, interessante anche sotto il profilo filatelico e marcofilo: Transatlantic Post Office, su una cartolina, e Paquebot Queenstown sull'altra. Affondato nel maggio del 1915 da un sottomarino tedesco U-20, il Lusitania fu l'«occasione» che determinò l'ingresso degli Stati Uniti a fianco degli Alleati durante la prima guerra mondiale. Le vittime furono 1201. Va annotato che aveva compiuto 201 viaggi attraverso l'Atlantico, per cui le cartoline spedite da bordo della nave sono state numerose e non sarebbero quindi una rarità se il tempo non le avesse disperse e se in questi ultimi tempi i collezionisti non si fossero moltiplicati. Varata il 7 giugno 1906, salpò da Liverpool per New York, suo primo viaggio, il 7 settembre 1907. n suo interno sfarzoso ne faceva un gioiello. La Cunard menzionava, fra le sue «meraviglie», il mobile credenza in mogano con decorazioni in metallo dorato e la cupola con pannelli riproducenti dipinti di Boucher. Chi vi viaggiava e mandava un ricordo a chi era a casa, non s'immaginava che le cartoline sarebbero con il tempo diventate d'oro. Quelle legate in qualche modo all'unico viaggio del Titanio non hanno prezzo. Tempo di boom, dunque, per le illustrate, e non solo da oggi. Case d'asta, come Christie's e Sotheby's, hanno di molto contribuito al «lancio» delle cartoline avvolgendole di quell'alone prestigioso che contribuisce al loro successo e colpisce la fantasia. n 7 dicembre proprio Christie's batterà a Londra, nella sede di Duke Street, un'asta del tutto particolare: bustecartoline, dieci pezzi in tutto, indirizzate al duca di Windsor, quand'era ancora prìncipe di Galles. Il prezzo è «sostenuto», in milioni di lire; solo il catalogo d'asta, a colorì, è motivo d'interesse collezionistico. Si tratta di «messaggi» dipinti a mano — logicamente ve ne è un solo esemplare per tipo—eseguiti dal colonnello Hugo. Rose, un militare addetto alla Famiglia Reale particolarmente durante i soggiorni al castello di Balmoral. Rose si dilettava di pittura, con un certo gusto, e in più occasioni inviò «messaggi figurati» al principe Edoardo: nel 1904 uno scorcio della Sfinge egizia, nel 1907 un Santa Claus che vola su un dirigibile e con un paracadute fa scendere gli auguri a Edoardo al castello di Sandringham, poi navi, auto, cannoni, fino al 1916. Ogni esemplare è stimato sulle mille sterline, ma si prevede che il prezzo durante l'asta potrebbe raddoppiarsi, data l'eccezionalità di questi pezzi, importanti soprattutto perché indirizzati, e viaggiati per posta, a colui che sarebbe diventato prima Edoardo Vni, poi duca di Windsor. Le buste-cartoline sono messe in vendita dall'attuale proprietario, Sir Michael Thomas. Che il duca di Windsor sia sttdmtuImc sempre di moda è rammentato dal prezzo di alcuni particolari suoi autografi, venduti il mese scorso sui cinque milioni di lire eaduno. Per un termine di raffronto, un autografo di Giuseppe Mazzini su un biglietto della Giovane Italia non supera che raramente le 50 mila lire. Vale poco di più la firma di Garibaldi, se non è apposta su un documento di interesse storicoRenzo Rossotti Cartolina spedita da bordo del Lusitania a un torinese, venduta a un collezionista di Londra

Luoghi citati: Galles, Italia, Liverpool, Londra, New York, Stati Uniti, Torino