Dal Galeone due bordate sul Toro

Dal Galeone due bordate sul Toro Il Pescara fa la rivoluzione, tradisce ia zona e domina i granata Dal Galeone due bordate sul Toro Berlinghierì e Pagano accentuano la crisi dell'irriconoscibile squadra di Radice - Junior dirige l'orchestra, Skoro e Muller deludono Dal nostro Inviato GIORGIO VIGLINO PESCARA — L'escalation del Torino verso il fondo classifica non si ferma e siamo arrivati un pelo sopra ia linea rossa del quart'ultimo posto, con una seconda trasferta a Roma in programma fra sette giorni. Guaio grosso è che contro il Pescara il Torino è affondato ben oltre lo zero a due maturato sul campo. Potevano essere tre o quattro 1 gol di differenza, ma tutto è dipeso dal Pescara: suo il gioco, sua ogni iniziativa, sua la capacità di sbagliare d'un soffio ma comunque di divertire. Una giornata felice per Galeone, con Torino, oltre al Torino, a dargli nuovo respiro: ne avremo presi otto noi, ma pure i cinque della Juventus in casa... In campo vanno i giocatori, ma mosse giuste ed errori dalla plancia, danno frutti e si pagano. Galeone ha assestato la difesa arretrando il libero (solitamente Bergodi, ieri Ciarlantini per via della squalifica di Campione) un paio di metri dietro la linea dei difensori. Ha abbandona¬ to la «zona» dicono i puristi, più semplicemente ha tirato dalla botte il vino che c'era. Con l'esperto Zinetti in porta (e il funambolo Gatta in panchina a maditare sulle promesse mancate) a guidare gli spostamenti, la difesa ha ritrovato certezze, e poi a centrocampo il filtro ora funziona con Marchegiani a tutto campo, Gasperini saggio e misurato e Junior più che mai sublime, tanto bravo da dover essere trattato a parte. In avanti il tecnico ha avuto il coraggio di togliere la controfigura di Edmar, dando fiducia a Tita come riferi- mento centrale, e ponendo Pagano e Berlinghierì a stantuffo sulle fasce laterali, quindi anche in copertura. E I due lo hanno premiato ieri coni due gol. 16*. Un fallo inutile sulla destra manda Junior alla punizione.. Parte il traversone preciso, troppo corto per l'uscita di Lorieri, giusto per Berlinghierì che arriva da lontano e schiaccia in porta. II libero, Cravero, dov'era? 42'. Edu perde palla con Berlinghierì. Capita Ma poi va lui solo in caccia, e pur intervenendo su Gasperini non | può impedirgli di aprire a trenta metri su Pagano già lanciato in corsa. Ci vuole una bella convinzione in se stessi (anche questo è un merito indiretto di Galeone), per fare altri venti metri a chiudere verso la porta e poi sparare sicuro, rasoterra, con Lorieri in uscita disperata. Giacomo Ferri, il marcatore, ha seguito senza mai intervenire. 1 meriti del Pescara vanno oltre i due gol (la traversa di Junior, le parate di Lorieri sui contropiede di Pagano e Berlinghieri, e ancora piccoli errori di mira) ma ecco intrecciarsi l'insipienza granata. Né Ferri né Ezio Rossi, hanno mai saputo controllare gli avversari diretti, appunto Pagano e Berlinghieri, mentre Benedetti ha fatto più falli che mai per bloccare Tita: e le punizioni a una squadra che ha in campo due brasiliani veri è meglio non regalarle. Cravero non è un libero spazzatutto per caratteristiche naturali, e purtroppo non è più nemmeno il regista arretrato. Se la difesa è sempre sotto pressione c'è sempre però qualcosa che non va a cen¬ trocampo. Nel caso del Torino c'è molto. Sabato e Landonio (persino peggio Fuser) sono stati travolti dal tocco rapido, dai passaggi di prima intenzione degli avversari, e Zago è rimasto un gradino più su soltanto grazie ai mezzi atletici sicuramente migliori. Il solo Edu ha dimostrato continuità nell'interdizione, svenandosi in questo lavoro che ha imparato da poco, e fatalmente perdendo in lucidità al momento di rilanciare il gioco. Ma poi verso chi si può rilanciare con Muller e Skoro davanti! n brasiliano fa bene soltanto la sponda quand'è a tre quarti campo, ma diventa un ectoplasma in area o nei dintorni. Skoro non fa più bene nulla, una palla appoggiata su di lui è statisticamente persa in nove casi su dieci e il decimo è sicuramente lontano da zone, pericolose. Il ricordo personale di Skoro a far dannare Borowka e poi Brehme nell'immediata vigilia degli europei, svanisce di fronte alla realtà di oggi. E diré che allora era utilizzato a tutto campo con maggiore dispendio di energie. Pescara. Zago, giovane granata, fra i brasiliani Junior e Tita

Luoghi citati: Pescara, Roma, Tita, Torino