Lo zar non abita a Torino

Lo zar non abita a Torino Il Napoli meglio della Juventus e Maradona meglio di Zavarov Lo zar non abita a Torino Diego si sfoga: «Il russo è bravo, ma è Malocchi il leader dei bianconeri» - Il rivale: «Ho fatto un gol bello e inutile» di G. P. OHMEZANO TORINO — Con il suo ben noto caldo temperamento sudamericano, Alexander Zavarov ieri ha cercato abbastanza insistentemente il duello diretto con Maradona. Con la sua ben nota flemma glaciale siberiana, Diego Armando Maradona ha accettato la sfida e l'ha vinta. Alla fine Maradona, una gamba grossa cosi (^Galia è entrato violentemente, ho prèso un calciane, ma non voleva far- ì "f.Pi^iX-JK^ &&&& spogliatoi a parlare lungamente con la stampa torinese, italiana, europea e mondiale, mentre Zavarov, con il cuore gonfio cosi, ha cercato di eludere l'intervista della stessa pluristampa, non dicendo che era senza interprete, ma dicendo che non voleva parlare, e poi parlando o meglio consegnando alle meglio arti amplificataci alcuni bisillabi. Per una settimana le battute dei due, ingigantite dall'attesa e dai caratteri tipografici, avevano riempito i giornali: uno contro l'altro, uno addosso all'altro, uno sopra l'altro. Una cosa piuttosto bambinesca, ma forse per più colpa nostra. Purtroppo o per fortuna, dipende dai punti di vista, la cosa è stata fatta continuare anche ieri nello spogliatoio, Maradona è stato Invitato al gioco dei bimbi, io ho un papà alto due metri, il mio è alto tre metri, cicca cicca. Completamente superiori al copione, 1 due hanno però re¬ citato meglio delle miseria delle loro parti: Maradona come trionfatore bonario, Zavarov come sconfitto cavalleresco. E, come dire?, entrambi con umanità, quasi con tenerezza, a farci capire che hanno capito come è il gioco, non quello del calcio ma quello del giornalismo'. Così Maradona ha detto: 'La Juventus ha fatto quello che ha potuto, contro un Napoli che nel primo tempo è stato la massima squadra del mondo. Perché io chiedo patitisi, pptevafqre di pivi di> meglio. Zavarov? Bravo, ma credo di avere ragione io bandiere rossonere, nel campionato scorso dissi-che non volevo vederle ma era un altro momento per il mio Napoli. Noi adesso da scudetto? Da lotta per i primi posti, se finiscono la sfortuna, i problemi esterni. Comunque Careca è il più grande centravanti che ci sia, altro che Van Basten». Rifiniture: 'Ferlaino ci ha detto di non fargli passare più momenti da preinfarto come nel secondo tempo, quando la Juventus rimonta%af\lQ\però era^tranquiap; giuro'sii Dalmità che avevo sognato un 3 a 0 per noi, si quando dico che è Marocchi il leader della Juventus. Per ora il russo non sembra del tutto adatto al gioco italiano. Imparerà, capirà, non si arrabbierà più per certe mie frasi'. Perfetto, ottimo e abbondante per altri tìtoli, altre polemiche. Maradona ha anche spezzato pagnotte supplementari di scienza calcistica, con tenerezza, disponibilità: -La sconfitta del Milan? Sono cose che ci stanno, nel su e giù del campionato. Napoli-Milan di domenica prossUna?] 'Sarà una grande partita, vengano pure quelli con le vede che avevo sognato soltanto il primo tempo. Continuo a non segnare a Torino, continuo a fregarmene, se si vince lo stesso». Ad un certo punto gli sono frullati di dosso via un dieci giornalisti almeno, tutti d'un colpo. Zavarov, Zavarov annunciato all'altro capo del corridoio. E in effetti c'è stato un pezzo di Zavarov, un pezzettino. Che l'ucraino è uscito dalla stanza juventina (Maradona aveva ricevuto dentro la stanza napoletana) scortato, da gente alta e grossa e importante, quelli della Doma, agenzia del Lietchenstein che cura tanta parte dello sport protoprofessionistico sovietico, e che ieri è diventata proprietaria provvisoria di Alexander. 'Oggi no», ha detto anzi implorato Zavarov, brechtiano (straniamento, quasi fuga) quanto Maradona era stato goldoniano, Zavarov che pure sì era annunciato per ieri, prima volta, «in italiano senza interprete», come un trapezista senza rete. E poi, implorato inseguito bloccato: 'Male la Juventus, sono deluso se tre reti non bastano. Ne faremo sei, la-prossima volta. Il mio gol? Bello e inutile». E Maradona, Maradona? 'Grande. Complimenti. Scusate, vado». Via, via, come se stessimo per chiedergli quando l'Ucraina si proclamerà indipendente da Mosca o quando (più difficile?) un suo gol non sarà bello e inutile, ma bello e utile, o anche brutto e utile.

Luoghi citati: Mosca, Napoli, Torino, Ucraina