Mosca tratterà in Arabia coi guerriglieri afghani

Mosca tratterà in Arabia coi guerriglieri afghani Voci insistenti, che il Cremlino non smentisce Mosca tratterà in Arabia coi guerriglieri afghani Il primo incontro '"'-etto dovrebbe svolgersi nei prossimi giorni a Gedda MOSCA—La crisi afghana potrebbe compiere nei prossimi giorni una svolta decisiva: da Islamabad rimbalzano notizie sempre più insistenti di un vertice tra una delegazione dei mujhaeddin e una sovietica, che dovrebbero incontrarsi nei prossimi giorni a Oedda o a Rlad, in Arabia Saudita. A Mosca per ora non ci sono conferme: si tratta del primo incontro tra i ribelli afghani e 1 rappresentanti ufficiali sovietici dopo dieci anni di guerra. Nel passato il Cremlino ha sempre rifiutato di trattare con i mujhaeddin, e l'opposizione afghana ha sempre respinto l'Idea di negoziare con il governo di Najibullah, appoggiato da Mosca. Ora, sembra che ambedue le parti capiscano che il tempo in cui si potrebbe raggiungere una soluzione al tavolo delle trattative stia finendo: entro dieci settimane l'Unione Sovietica deve completare il ritiro delle sue truppe dall'Afghanistan, in base agli accordi di Ginevra firmati nell'aprile scorso. Molta perplessità, secondo gli osservatori, suscitano le recenti dichiarazioni dei capi dei sette principali partiti d'opposizione che hanno affermato di poter -rovesciare il governo di Kabul appena l'ultimo soldato sovietico lascerà il Paese-. La 'soluzione militare- della crisi afghana potrebbe gettare il Paese nell'anarchia. Secondo il portavoce dei ribelli, la delegazione afghana sarà guidata dal leader dell'alleanza di sette partiti Burhanuddin Rabbani, e quella sovietica dall'ambasciatore dell'Urss a Kabul, Iuli Vorontzov, tra i collaboratori più stretti di Michail Gorbaciov. All'incontro si arriva dopo significativi progressi: i ribelli, 'sotto la pressione dei loro sostenitori occidentali e in Pakistan-, hanno interrotto i bombardamenti della capitale afghana. Due giorni fa i rappresentanti dei mujhaeddin sono stati ricevuti all'ambasciata sovietica di Islamabad per discutere lo scambio dei prigionieri di guerra. Secondo un comunicato ufficiale della resistenza a Peshawar, è stato raggiunto un accordo secondo il quale i mujhaeddin -libereranno quattro soldati sovietici in cambio di cento partigiani-, li Cremlino ha dichiarato più volte che l'opposizione afghana trattiene 313 prigionieri di guerra sovietici. Secondo le ultime notizie da Peshawar, in Pakistan, due dei sette leader d'opposizione, Younis Khalis e Abdurrasul Sayyaf, si sono opposti all'idea delle trattaUve.

Persone citate: Burhanuddin Rabbani, Iuli Vorontzov, Michail Gorbaciov, Najibullah, Sayyaf, Younis Khalis