Sceriffi privati, l'altro occhio della legge

Sceriffi privati, l'altro occhio della legge Contro la criminalità e lo spaccio di droga, si moltiplicano negli Stati Uniti i comitati di autodifesa di quartiere Sceriffi privati, l'altro occhio della legge Secondo l'Fbi, centinaia di gruppi di cittadini aiutano la polizia a ripulire le zone «infestate» delle metropoli - «Sono fonti di luce che nobilitano il Paese», dice Bush - A Miami 200 mila «sentinelle» contro ladri e trafficanti - Gli «angeli di Broadway» nella strada dei ristoranti DAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON — A macchia d'olio si moltiplicano, in un'America sempre più esposta alla piaga della criminalità e della droga, 1 comitati di autodifesa di quartiere, i «citizen watch», la guardia cittadina, che si addossano compiti para-polizieschi, ma nel rispetto della legge. Secondo l'Fbi, per essi 1*87 è stato l'anno record: sotto l'assalto del crack, la cocaina sintetica, ne sono nati «alcune centinaia» in varie forme, dall'Associazione per l'Obbedienza Civile, che ha promosso l'integrazione razziale a Brooklyn, ai Musulmani Neri, che hanno ripulito dal traffica di. stupefacenti un ghetto di Washington. Cosi massici cioè il fenomeno, da attrarre l'attenzione del presidente eletto Bush, inducendolo a | parlarne in modo elogiativo, come di un'espressione del neovolontarismo americano, «le mille fonti di luce — ha detto Bush — che nobilitano ■ il Paese». Il fenomeno in America è esploso ogni qual volta è sor! ta una minaccia alla legalità . e all'ordine a cui la polizia è parsa impreparata. Le sue radici risalgono al secolo : scorso, al selvaggio West, do' ve assunse il sanguinario connotato dei vigilantes che linciavano i ladri di cavalli, e : al Profondo Sud, dove degenerò nel razzismo più violento. Attenuatosi negli anni, di recente il fenomeno si è esemplificato nei «guardian . angels», gli angeli custodi di , New York, i ragazzi di colore che s'incaricano di liberare della malavita questa o quel- la strada, talvolta però con metodi da picchiatori. Dall'anno scorso, esso tende a identificarsi con le istituzioni, e a farsi espressione di civismo. Lo storico Gary Wills lo definisce «solidarietà di vicinato, tentativo della cittadinanza di recuperare la metropoli, non di farsi giustizia da sé». ~VPhi non possiede statisti'dhè'precide, ma calcola che i comitati''di'' autodifesa di quartiere siano circa 20 mila, con oltre un milione di iscritti. L'Associazione Nazionale della Guardia Cittadina, con sede a Havertown, in Pennsylvania, ne conta più di duemila. Matt Peskin, il suo direttore, afferma che i «citizens watch» hanno l'appoggio finanziario di almeno 10 milioni di persone, e stanno diventando una forza politica importante. «Sempre più spesso sono essi a organizzare dimostrazioni di protesta davanti ai Palazzi Comunali, picchettaggi intomo ai mercati della droga, petizioni ai Parlamenti degli Stati se l'autorità locale è latitante o la polizia carente». Peskin sostiene che durante il primo anno di vita la guardia cittadina produce un effetto fulminante: «Di colpo, la droga e la criminalità diminuiscono di un quarto o un terzo». Per l'Fbi il modello è la contea di Dade, presso Miami, in Florida. Là, circa 200 mila volontari, uomini e donne, vecchi e bambini, fanno parte dell'associazione «Crime watch», sentinella anticrimine. La struttura è piramidale: ogni isolato ha il suo capitano, che risponde a un capo di settore, che a sua volta rispondo a uno dei sei.cpmandanti- di distretto. Sebbene disarmata — il suo unico strumento è il walkie talide— •Crime watch» svolge le funzioni di una vera e propria polizia ausiliaria. Di notte pattuglia le strade in bicicletta, in moto o in auto, a gruppi di sette-otto persone. Di giorno, presidia gli ingressi delle scuole, degli asili e dei centri finanziari più Importanti, le banche a esempio. La sera, i minori soli o gli anziani si scambiano telefonate per sincerarsi che tutti siano al sicuro in casa. Se un membro dell'associazione scopre un crimine, avverte immediatamente la polizia e due soci, ciascuno dei quali riavverte la polizia e ne informa due altri, e via di seguito: nel giro di pochi minuti, l'intero quartiere e il commissariato si mobilitano per catturare il delinquente. Se non in casi estremi, nessun civile affronta da solo il criminale per non esporsi a inutili pericoli: il suo compito si limita alla vigilanza. Il commissario Jimmy Brown, che ne addestra personalmente i membri, descrive «Crime Watch» come «gli occhi e le orecchie della giustizia» e sostiene che la contea di Dade non potrebbe più farne a meno. Brown ha ottenuto che il Comune donasse all'as¬ sociazione 50 mila dollari, 65 milioni di lire, per l'acquisto di 3 computer. Ogni socio è registrato presso la polizia, e ha una tessera numerata di riconoscimento. Nella contea di Dade e In molte altre zone del Paese, la presenza dei comitati di autodifesa è segnalata da appositi cartelli che servono da deterrente. «Lo spacciatore di droga o il ladro evitano di entrare in quel quartiere perché sanno di essere sorvegliati», spiega Brown. Appena possibile, i comitati allargano il loro raggio d'azione: «Uno dei sistemi preferiti di Crime watch — riferisce il commissario — è di piombare di notte con un corteo di macchine sui centri dello spaccio di stupefacenti o di prostituzione, e di illuminarli coi fari, stringendoli in un cerchio: Dopo alcune notti di questo trattamento, spacciatori e lenoni se ne vanno. A Miami la polizia arresta cosi chi è sorpreso a comprare droga o a frequentare prostitute, e gli sequestra l'auto: più tardi lo rilascia ma per riconsegnargliela lo multa di 500 dollari, «50 mila lire. v Nora sempre 1 «citizens watch» lavorano però in armonia con le forze dell'ordine: talora, si forma un duro antagonismo. Il caso tipico è quello dei cosiddetti «angeli custodi» di New York. La scorsa estate, «Restaurant Row», la strada dei ristoranti vicino a Broadway, a Manhattan, arruolò i ragazzi di colore perché tenessero lontani i drogati e i travestiti che la avevano invasa, spaventando gli avventori. Gli «angeli custodi» non stettero a pensarci tanto: incominciarono a picchiare i più testardi, e fini a coltellate. La polizia ne arrestò alcuni, che peraltro rilasciò presto. Un'altra vicenda clamorosa fu quella di due giovani padri di Detroit, Perry Kent e Butch Parisi, che incendiarono un deposito di crack nella loro via, di cui si ritenevano le sentinelle: fermati e sottoposti a processo, furono scagio¬ nati all'unanimità dalla giuria popolare. L'antagonismo degenera in conflitto aperto quando i membri delle guardie cittadine interpretano i propri ruoli come quelli di sceriffi privati, aggirandosi armati per le strade, i fucili e le pistole in bella vista, e somministrando una sorta di giustizia sommaria al malfattori. Lo storico Gary Wills rintraccia le origini di questi nuòvi vigilantes nell'antica etica della frontiera americana da una parte, e nella sottocultura di massa hollywoodiana, riassunta dai film sui «giustizieri» alla Charles Bronson. Il massimo di queste aberrazioni sono individui come Bernard Goetz, il giovane ingegnere di New York che tre anni fa sparò a quattro ragazzi neri nella metropolitana, e fu condannato soltanto per porto d'armi abusivo, e gruppi come «Crime tight», lotta anticrimine, nel Texas, che non esitano a impegnarsi in sparatorie con le gang. E' sintomatico dell'attuale clima degli Stati Uniti che nel confronto con gli sceriffi privati la polizia perda quasi sempre. Fa testo la vicenda di Norris Turner, un nero di 48 anni, ex sergente dell'aviazione nella guerra del Viet¬ nam, pluridecorato, da cui Hollywood sta per trarre un film. Turner vive a Pini Street, In uno dei ghetti di Los Angeles terrorizzati dalle bande giovanili «del sanguinari e degli storpi», che quest'anno hanno provocato quasi 300 morti, e che controllano lo smercio della droga. Quando capì che la gente non poteva più uscire in strada, Turner prese il suo fucile e affrontò le bande. In una prima sparatoria ferì due ragazzi: fu arrestato e rilasciato. Le bande gli tesero un'imboscata, lo mancarono, ne ferì tre: quando arrivò la polizia, la folla la costrinse a ritirarsi. .<» La magistratura, che vede di'buon "occhio i «citizens -watch» finché aiutano a risanare rioni disastrati, vorrebbe poter penalizzare gli «sceriffi», a suo parere portatori di abusi e di disordini. Ma è bloccata dalle giurie popolari che giustificano la rivolta armata del cittadino medio contro la delinquenza dilagante, e che non di rado diffidano della polizia. Secondo Gary Wills, il problema è causato dal vuoto lasciato dalle forze dell'ordine, più spesso per carenza di mezzi e personale ma talora anche per ignavia o corruzione. Norris Turner ha acceso una polemica furente dichiarando che da quando 1 mass media di Los Angeles hanno reclamizzato Pini Street, invadendola con radio e telecamere, «gli agenti, che prima la ignoravano per evitare grane, la pattugliano adesso senza interruzione». Ennio Carette New York. Un gruppo di «Guardian Angels», volontari in servizio anticrimine sulla metropolitana