Montezemolo: «Troppi sordi attorno ai Mondiali del '90»

Montezemolo: «Troppi sordi attorno ai Mondiali del '90» D direttore del Col critica la disattenzione di Regione e Provincia Montezemolo: «Troppi sordi attorno ai Mondiali del '90» Inaugurata la sede piemontese del comitato • Chiusane: «Lo stadio è a un quarto del cammino» Tra neppur 20 mesi, dall'8 giugno al 9 luglio 1990, sedici miliardi di spettatori, dagli schermi televisivi di 120 Paesi, riceveranno in casa le immagini (70 ore di diretta) delle 52 gare che si svolgeranno nelle 12 città italiane sedi della Coppa del mondo di calcio. Tutte presentate, prima di ogni partita, da spot che ne illustreranno bellezze, monumenti e attività. «Un'occasione unica anche per l'immagine di Torino e del Piemonte, colta dal Comune che si è subito messo in moto, consentendo, fra l'altro, la costruzione del nuovo stadio. Non dalla Provincia e dalla Regione, sinora assenti. Eppure quella manifestazione coinvolgerà tutto il Piemonte», ha affermato l'altra sera Luca Montezemolo, direttore del Comitato «ZiaZia '90~, all'inaugurazione della sede del Col-Piemonte, in via Cavour 30, negli uffici messi a disposizione dalla Banca Nazionale del Lavoro, uno degli sponsor del Mondiale. Lo stesso concetto è stato ribadito nella tavola rotonda con il presidentre del Col-Piemonte, Chiusano, e l'assessore allo Sport del Comune, Matteoli. All'incontro che riuniva gli 11 Rotary club cittadini, coordinato dal presidente del «Torino-Centro», Castiglia, erano presenti il sindaco Magnani Nova, gli assessori Dondona e Risaliti. •Le gare della Coppa — ha osservato Montezemolo — nell'82 furono dispulate in 8 città iberiche. E la Spagna ebbe 7 milioni di turisti in più rispetto al 1981». Torino dovrà presentarsi all'appuntamento nella veste migliore, per farsi conoscere come centro di ospitalità 'attraente-, orinai lontano dallo stereotipo di città impegnata solo nella produzione. n business sarà, comunque nazionale. Mercoledì della prossima settimana, a Zurigo, la Fifa compilerà il calendario delle gare. Si sa che la nostra nazionale giocherà a Roma e che l'Argentina ha chiesto di andare a Napoli. E' già stata prevista l'emissione di 2 milioni 700 mila biglietti. «Le maggiori richieste di prenotazione, per ora sono arrivate dagli Stati Uniti e dal Giappone — ha precisato Montezemolo — e una stazione tv Usa ha già comperalo i diritti per trasmettere in diretta le 52 partite. Fra gli sponsor c'è anche una ditta di birra americana». Nella promozione del «prodotto- Italia» una parte importante potrà essere svolta dai circa 7 mila giornalisti di tutto il mondo accreditati alla kermesse (il capoluogo piemontese ne ospiterà circa 1800). «A Torino — ha concluso il direttore del Col — lo stadio è importante, sarà palcoscenico dì gare importanti. Rimane il problema della sala stampa: penso che la scelta del Lingotto sia la più funzionale e meno costosa». L'aw. Chiusano, poi, ha illustrato le iniziative del Col in Piemonte: ha lamentato la mancanza di strutture ricettive («Sarà necessario costruire un nuovo albergo»), ha parlato dei contatti con gli sponsor locali ed ha concluso: «Ho seguito, anche co¬ me capogruppo pli in Comune, il problema stadio. Oggi è al 25% della sua costruzione, sarà un bell'impianto». L'assessore municipale allo Sport, Matteoli (psi) ha ricordato le tappe per giungere all'apertura dei cantieri alla Continassa: «Una localizzazione contestata che, oggi, invece, risulta felicissima poiché consente un'operazione urbanistica di grande rilievo con il recupero di due zone della città: le Vallette e piazza d'Armi. Avremo un impianto con pista d'atletica. L'ho accettato, perché così potremo trasformare il vecchio "Comunale" in un centro destinato a concerti e ad attività per i giovani». Giuseppe Sangiorgio Luca Montezemolo con II sindaco Maria Magnani Ngya durante la visita alla Continassa