Olivetti, il perché dell'intesa

Olivetti, il perché dell'intesa Fiom, Firn e Uilm spiegano le ragioni della firma unitaria Olivetti, il perché dell'intesa ROMA—H sindacato accetta «il rischio d'impresa» in cambio dell'allargamento della propria rappresentanza alle fasce impiegatizie. Così è stato possibile l'accordo integrativo alla Olivetti che introduce il «premio di competitività», nuovo meccanismo di erogazione salariale, firmato da Fiom, Firn, Uilm che hanno tenuto ieri una conferenza stampa. n «premio» è legato al rapporto percentuale tra l'utile operativo e i ricavi netti consolidati dì ciascun esercizio (fatturato meno costi) e parte dal 1989 dispiegando quindi i primi effetti nel '90. Una volta accertato il valore dell'utile operativo gli incrementi salariali arrivano se si raggiungerà la percentuale del 6% del fatturato meno i costi. Sotto la soglia del 6% è comunque garantita una qvota salariale pari a 2.950.000 nel triennio '89-91, comprensiva del premio di produzione di 300 mila lire erogate nel '92 ed uguali per tutti. Per l'88 i dipendenti Olivetti avranno, con la paga di dicembre, 200 mila lire uguali per tutti. La quota di salario «variabile», legata cioè all'utile operativo, è pari al 7-8% dell'intera massa salariale. •Siamo convinti che i lavoratori Olivetti — dice Raffaele Morese. segretario generale Firn — saranno soddisfatti perché si sono centrati gli obiettivi prefissati, specie sul versante delie relazioni sindacali». Morese si dice soddisfatto anche per -le sperticate lodi che fa di quest'accordo il pei e l'Unità». Ma, aggiunge, "vorrei sottolineare che dato che c'è un filo di coerenza solido tra questa intesa e quella firmata alla Zanussi e alla Fiat, l'evoluzione della contrattazione sta dimostrando che gli unici incoerenti sono quelli che si sono sottratti a luglio dal firmare l'accordo Fìat». Secondo i primi calcoli del sindacato gli incrementi salariali variano da un minimo di 2.950.000 in 3 anni, quota garantita, ad un massimo di 5.650.000 se si raggiunge il «top» dell'utile pari al 10% del fatturato meno i costi. I 5.650.000 verranno eoa ripartiti: 1.350.000 nell'89; 1.950.000 nel '90 e 2.050.000 nel '91 più le 300 mila lire di premio di produzione. "Per un operaio tipo della Olivetti — ha spiegato Carmelo Caravella, segretario nazionale Fiom — si può dire che in relazione alle indennità riceverà in busta paga, oltre la parte garantita, tra le 20 e le 40 mila lire medie mensili». Tra indennità e parte garantita, dunque, quest'operaio tipo prenderà aumenti nel triennio '89-91 pari mediamente a 130-160 mila lire. "Una cifra che si attesta sulla richiesta messa in piattaforma — aggiunge Caravella — che, in questo caso, a differenza della Fiat, è stata interamente discussa nella trattati va. Per questo motivo la Fiom ha detto "sì" all'intesa Olivetti». Oltre al salario, con l'ac cordo "è stato migliorato il si stema delle relazioni sindacali — conclude Caravella—con il decentramento della con trattazione e l'allargamento della rappresentanza sindacale». Le uniche «zone d'ombra' dell'intesa che sarà messa a referendum tra 1 lavoratori dal 13 al 15 dicembre, sono il "Contratto di programma — ha precisato Antimo Mucci, se gre tari o nazionale Uilm—e gli impegni nel Mezzogiorno' Fiom, Firn, Uilm sollecite rari no su queste materie un in' contro coi ministeri interessati.

Persone citate: Antimo Mucci, Caravella, Carmelo Caravella, Morese, Olivetti, Raffaele Morese

Luoghi citati: Fiom, Roma