Unioncamere, consulenze «d'oro»

Unioncamere, consulenze «d'oro» Unioncamere, consulenze «d'oro» I giudici indagano su presunti sperperi nel pagamento di collaborazioni - La procura chiede venti comunicazioni giudiziarie ROMA — Sono una ventina i provvedimenti richiesti dal sostituto procuratore della Repubblica Giacomo Pacioni al giudice istruttore Gargani nell'ambito dell'inchiesta sugli «sperperi» dell' Unioncamere. E ieri si è saputo anche che il rappresentante della pubblica accusa ha sollecitato altrettante comunicazioni giudiziarie. Secondo il dottor Paoloni a rispondere di peculato per distrazione dovrebbero essere, in veste di imputati o indiziati, dirigenti ed ex dirigenti dell'Unioncamere, l'organismo che gestisce i contributi versati alle Camere di commercio dalle imprese artigiane, commerciali, industriali ed agricole. Tra le persone per le quali il sostituto procuratore ha chiesto i provvedimenti figurano il presidente dell'Unioncamere Piero Bassetti, il segretario generale Giuseppe Cerroni, l'ex segretario generale Luigi Pieraccioni e i componenti del comitato esecutivo incaricato di esaminare e deliberare sulle proposte di consulenze esterne affidate dall'unione delle Camere di commercio: sono Gilberto Ferri, Sandro Usai, Mario Valeri Manera, Rosario Parisi ed Ezio Lucchetti, Angelo Mancusi e Cirillo Bonora. L'interesse della magistratura penale, a differenza di quello della Corte dei Conti, si è soffermato sulle modalità relative a due delibere di finanziamento approvate dall' Unioncamere per l'affidamento di consulenze ad «esperti» per un importo di 400 milioni, n primo finanziamento riguarda l'erogazione di 150 milioni a favore della «Moe», una finanziaria collegata a diverse aziende, per le spese di allestimento di una mostra a Francoforte.

Luoghi citati: Francoforte, Roma