Mitterrand a Mosca con tremila miliardi di Enrico Singer
Mitterrand a Mesca con fremila miliardi Dopo De Mita e Kohl, si muove anche Parigi Mitterrand a Mesca con fremila miliardi Il Presidente domani a Baikonur, un francese vola con la Soyuz DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PARIGI — Un pacchetto di crediti per 2700 miliardi di lire, una serie di contratti industriali già pronti per la firma e—si dice—una proposta per accelerare il processo di disarmo in Europa. Mitterrand non arriva davvero a mani vuote, oggi, a Mosca. Anzi, la visita ufficiale di due giorni del presidente francese nell'Urss di Gorbaciov vuole seguire il copione già sperimentato da italiani e tedeschi: quello che intreccia politica e affari. Con, In più, una solenne celebrazione della già affermata cooperazione scientifica tra i due Paesi: la partenza, domani, dal cosmodromo di Baikonur, sotto gli occhi di Mitterrand, di un astronauta francese (il comandante JeanLoup Chrétien) a bordo di una navicella Soyuz che resterà poi un mese nello spazio. Ma se 11 lancio è il momento spettacolare-simbolico della visita (tra l'altro, è la prima volta che la base spaziale di Baikonur si apre ad un capo di Stato occidentale), quello che sta più a cuore ai francesi è il «lancio» del capitolo economico della loro nuova Ostpolitik. E su questo fronte, Parigi si è mossa per ultima, è vero, ma senza risparmio di mezzi. La linea di credito che sarà concèssa ali'Urss da un consorzio di banche, guidate dalla pubblica Crédit Lyonnals, raggiunge un tetto di 12 miliardi di franchi (2700 miliardi di lire): una cifra superiore a quelle promesse dalla Germania federale o dall'Italia. Ed anche l'industria — sia di Stato che privata — si è già assicurata la sua parte nell'apertura del mercato Una parte considerevole, a giudicare dall'importanza delle aziende francesi coinvolte. Dal gruppo Péchiney, che dovrebbe costruire uno stabilimento per la produzione d'alluminio in Armenia, a Elf-Aquitaine che curerà la prospezione petrolifera del Mar Caspio; dal re del cemento Francis Bòuygues, che dovrebbe realizzare due ospedali a Mosca, fino a Framatome (centrali nucleari), Interagra (agro-alimentare) e allo stilista Pierre Cardin. Tutti con dei contratti più o meno definiti e tutti rappresentati dai loro massimi dirìgenti che saranno al fianco di Francois Mitterrand e di un'altrettanto nutrita delegazione di ministri al quali spetterà la firma dei protocolli ufficiali. Dai due colloqui personali Gorbaclov-Mitterrand, poi, dovrebbero arrivare le novità politiche. Le meno spettacolari, secondo tutte le' previsioni. Il giudizio positivo francese sulla perestroika di Gorbaciov, ormai, è noto: il Presidente francese è convinto dell'impegno innovatore del capo del Cremlino (lo ha anche ripetuto nell'intervista di mercoledì a Liberation) e vuole rafforzare i legami con V'olirà metà dell'Europa» (un'iniziativa che. lo porterà tra dicembre e i primi mesi dell'89 a Praga, a Sofia, a Berlino, a Budapest e, forse, anche a Varsavia). E su un'Europa 'riconciliata e indipendente» Mitterrand Insisterà con Gorbaciov parlando, soprattutto, di disarmo convenzionale. E' su questo terreno che qualcuno si attende, se non proprio un annuncio, almeno una specie di «luce verde» alla trattativa di Vienna sulla riduzione delle forze militari «classiche». Luce verde che, In realtà, è nell'aria da alcuni giorni e che dovrà, comunque, essere ufficializzata da una proposta comune dei Paesi Nato. Enrico Singer
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