E' un sogno che Torino insegue dagli Anni 50

E' un sogno che Torino insegue dagli Anni 50 La vicenda del metrò all'ennesimo rinvio E' un sogno che Torino insegue dagli Anni 50 Finora costruita solo la «linea 3» in superfìcie dalle Vallette al Po Se ne parla da trentanni, sin dalla fine degli Anni 50, ma l'unica realizzazione alla luce del sole è la «linea tre» di metrò leggero (molti preferiscono definirlo «tramvia protetta») che corre dalle Vallette al ponte sul Po di corso Regina Margherita. E' l'unico esempio, nato fra molte contestazioni, di quella che avrebbe dovuto essere la ragnatela di trasporto rapido: 5 linee di metropolitana leggera, completate dalla rivoluzione del trasporto pubblico tradizionale prevista nell'operazione definita «Rete '82», mai resa del tutto funzionante. Già a metà degli Anni 60 la città pensava di costruire il metrò: 2 linee tutte in galleria profonda, in un sistema a croce per collegare Torino da Sud a Nord e da Est ad Ovest: la «uno» e la «quattro», previste (con alcune varianti) In superficie nei successivi Anni '70 e '80, da Mirafiori a corso Giulio Cesare e dalla collina a Rivoli. Il Comune creò una società, la «Mt» (Metropolitana torinese), furono trovati i finanziamenti. Allora erano sufficienti 180 miliardi che erano previsti da una legge dello Stato, la numero 42. Pareva tutto pronto, ma la polemica, i bisticci all'interno del centro-sinistra, le numerose crisi ed i cambi di sindaci, rallentarono ogni iniziativa: in particolare quel progetto dì dare alla città convogli in galleria che pure parte della maggioranza conside¬ rava, ormai, 'Un'opera faraonica», meno importante di altre più pressanti esigenze di Torino. Nel 1975 ci fu la svolta di sinistra. E la nuova coalizione pci-psi, propose di revocare gli atti sino ad allora assunti: la decisione trovò d'accordo tutti, maggioranza ed opposizione. Si ricomincio da capo. Fu creato un ufficio del Piano per studiare un sistema di metropolitana in grado di correre quasi interamente a cielo aperto, con alcuni, brevi tratti in galleria. I primi lavori presero avvio, tra non poche contestazioni, nell'80 e, due anni dopo, la prima inaugurazione: era nato il primo tratto della linea tre, Vallette-corso Toscana-corso Svizzera, sino a corso Regina Margherita. Nel 1985, il pei passò all'op poszione, ma la nuova giunta non revocò i lavori per completare l'opera, consentendo così di realizzare l'opera sino a corso Gabetti, dove attualmente è aperto il cantiere per la stazione terminale di piazza Hermada. Il pentapartito, però, non ha mantenuto tutta la ragnatela (5 linee) disegnata dalle giunte di sinistra. Fra il 1985 e 1*86, e ritor nato all'ipotesi delle due vecchie linee: da Sud a Nord (la quattro) e da Est ad Ovest (Lingotto-Porta Nuova-Rivoli). E arriviamo alla storia recentissima: con le difficoltà che hanno portato il Palazzo alla pre-crisi. i hiimiiiiiiiiiiimihiiiiiiiiiiihiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii