La breve storia d'una decisione nata e morta in quattro giorni
La breve storia d'una decisione nata e morta in quattro giorni La breve storia d'una decisione nata e morta in quattro giorni La delibera del metrò, ovvero 1 progetti dei primi tratti in galleria della linea 4, da Porta Nuova a corso Regina Margherita, del raccordo con la linea 3 e del tunnel sotto Porta Palazzo, ha avuto vita breve ed intensa, durata neppure quattro giorni. Arrivata in giunta venerdì sera, è stata approvata, alle 20,30, con procedura d'urgenza, senza previsioni di spesa e computo metrico, rinviati a •valutazioni più approfondite». Subito dopo è spedita a Roma su un'auto dei vigili urbani: alle 8,45 di sabato è recapitata alla presidenza del Consiglio, in tempo per essere inserita nell'eventuale nuovo decreto dei Mondiali che consentirebbe al Comune di far aprire i cantieri già a gennaio. Lunedì avrebbe dovuto essere discussa in Consiglio comunale. Il dibattito, però, è stato rinviato per motivi tecnici (non tutti i consiglieri avevano esaminato la documentazione) al giorno successivo. Ma martedì, prima della nuova riunione consiliare, l'opposizione scopre che i costi dell'opera sono quasi doppi rispetto alle previsioni: 614 miliardi anziché 363. La «novità» diventa l'argomento principe del dibattito in Sala Rossa. Risultato: la delibera ieri mattina è stata revocata in una giunta durata poco più di mezz'ora, presenti solo 10 assessori (nessun pri). La vicenda del metrò, a questo punto, diventa ingarbugliata. Sarà ancora possibile agganciarne la costruzione al Mondiali di calcio che s'inizieranno tra circa 20 mesi? Con la revoca della delibera a Torino, scatta anche il ritiro della documentazione inviata a Roma? Il progetto, forse, potrà essere «ripescato» dal governo, sempre che la giunta comunale approvi una nuova delibera comprendente progetti esecutivi, computi metrici e costi n problema vero sta nel «giallo» della mancata pre sentazione dell'«Allegato 10», il documento che contiene la stima dei costi per realizzare i 4 chilometri in galleria da Porta Nuova al «Rondò della Forca». Sindaco e giunta avevano annunciato che la parte economica non era stata né valutata, né approvata, in attesa di «una più approfondita valutazione che avrebbe consentito di aprire la trattativa fra Comune e consorzio Emmeti, prima di firmare la concessione: Ma in Consiglio questi argomenti non hanno fatto presa. E', invece, emersa la consistente differenza delle cifre, fra quei 614 miliardi risultati troppo superiori alla •cifra invalicàbile» di 363 miliardi stabilita dalla stessa giunta in precedenza: per esempio nella decisione assunta, sempre d'urgenza, il 27 settembre e revocata il 16 novembre, quando è stato avviato l'iter di quest'ultimo atto, con l'affidamento delle gallerie al Consorzio Emmeti. Adesso il discorso-metrò corre 11 rischio di ritornare al punto di partenza, a meno che 1 partiti della maggioranza non trovino un accordo in extremis, ripescando la decisione (mal revocata) di avvalersi dello studio Sotecni approvata a fine luglio. In tal caso il tracciato, passando sotto Palazzo Reale sarebbe più breve di circa 1600-1800 metri, consentendo un notevole risparmio (per i tecnici ogni chilometro in galleria costa circa 150 miliardi). Giuseppe Sangiorgio 11 vicesindaco Ravaioli
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