La Sanità belga è in rosso ma il servizio è impeccabile di Fabio Galvano

La Sanità belga è in rosso ma il servizio è impeccabile Sondaggio pubblico: l'86 per cento è entusiasta La Sanità belga è in rosso ma il servizio è impeccabile Il passivo arriva a 700 miliardi di lire - Critiche alla legge sui trapianti DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BRUXELLES — E' in deficit, come la maggior parte dei servizi sanitari del mondo occidentale, funzionanti o no; ma almeno, del loro, i belgi sono contenti. Nel pianto greco che caratterizza ogni dibattito su efficienza e qualità degli ospedali pubblici, ma anche del personale medico che vi presta servizio, il dato che proviene da Bruxelles è sicuramente singolare: l'86 per cento di giudizi positivi espressi in un sondaggio svolto fra settembre e ottobre sono come una roccia che resiste isolata a una violenta corrente. E' vero che l'Indagine è stata commissionata dal ministero degli Affari Sociali, che è parte In causa; ma è stata svolta da organismi indipendenti e, in ogni caso, la maggioranza è tale da cancellare ogni dubbio. I risultati sono stati presentati ieri a una tavola rotonda avviata lunedì da quello stesso ministero e destinata, attraverso una serie di autorevoli interventi, a tracciare nel corso delle prossime cinque settimane lo schema di una falsariga operativa per 11 servizio sanitario belga nella rincorsa verso il Duemila Il ministro Philippe Bousquin ha visto accumularsi un deficit di 21 miliardi di franchi, oltre 700 miliardi di lire, e si trova di fronte alla crescente insofferenza degli enti mutualistici, che a loro volta sentono sempre più il peso dei costi in aumento e degli introiti quasi congelati dalla politica d'austerità I dati del sondaggio rappresentano, per 11 ministro, una salutare boccata d'ossigeno. Anche perché all'86 per cento di «arnmlratori» degli ospedali pubblici si affianca un 72 per cento, fra le duemila persone interpellate, che esprime un giudizio positivo sull'insieme del servizio sanitario. In effetti, criticabile come può essere qualsiasi attività vulnerabile agli errori umani, il mondo medico belga gode di estimatori anche oltre frontiera: buono il livello di preparazione del personale, adeguato e sovente modernissimo l'apparato scientifico, invidiabile 11 funzionamento burocratico. Ma il sondaggio, che è come un invito al Belgio a non cambiare strada e semmai a migliorare su quella già intrapresa, tocca anche altri tasti: taluni anzi—come l'aborto e l'eutanasia che sono tuttora tabù in questo cattolicissimo Paese — capaci di iniettare scomodi enzimi nel sistema. ri e n a : e a o e a. La metà degli interpellati, infatti, si sono pronunciati in favore dell'aborto, per il quale il dibattito su un progetto di legge socialista è stato 'congelato» dal governo di centro-sinistra (ma si calcola che gli aborti clandestini siano circa 10 mila l'anno, e che molte altre donne si rivolgano alla vicina Olanda); e l'83 per cento, addirittura, sostengono la necessità di una legislazione che consenta almeno l'eutanasia passiva, cioè l'autorizzazione ai medici a interrompere le cure dei malati terminali. In un sondaggio parallelo, fra 1 medici, è risultato che la metà di essi sono favorevoli all'aborto; e che il 50 per cento — in percentuale Inferiore al pubblico, quindi — si pronunciano per l'eutanasia passiva. In netta opposizione alla politica del governo, invece, i belgi si sono dimostrati in tema di trapianti. La legge di questo Paese, varata nel febbraio 1987, ha trasformato tutti 1 cittadini in automatici donatori di organi. Il 75 per cento delle risposte al sondaggio indica invece che il sì al prelievo, dopo il decesso, andrebbe subordinato alla preventiva accettazione da parte del donatore. Fabio Galvano

Persone citate: Philippe Bousquin

Luoghi citati: Belgio, Bruxelles, Olanda