La scelta diffìcile di Nebiolo

La scelta difficile di Nebiolo La scelta difficile di Nebiolo L'ipotesi di lasciare la Federatletica dopo la rielezione alla presidenza lo escluderebbe anche dagli altri incarichi • Il caso Barra da Carrara ROMA—Sul fronte «scandali & polemiche» la giornata di ieri ha registrato una presa di posizione della Federazione Nazionale Dirigenti Funzione Pubblica, che ha mandato un telegramma in merito al caso-Barra al ministro del Turismo e Spettacolo Franco Carrara. Si ritiene di individuare -nella deliberazione adottata dal presidente del Coni Gattai un abuso di atti d'ufficio», in quanto la competenza a prendere provvedimenti nei confronti dei dirigenti generali ministeriali è demandata al Consiglio dei ministri su proposta del ministero competente. E' quanto Barra, ex segretario della federatletica che aveva gestito in prima persona i rapporti con la società di pubblicità insport, aveva sostenuto fin dal primo momento. Carraro viene invitato «a rendere inefficace la deliberazione», cioè la sospensione di Barra dalle funzioni e dallo stipendio, •ed eventualmente ad istruire in conformità delle norme la procedura relativa». La motivazione della richiesta sta nel fatto che nei confronti di Barra non è in corso ad oggi alcun atto giudiziario. In realtà il ministero del Turismo non è •competente» come si dice nel telegramma, bensì "Vigilante». Di questo sottile distinguo si è probabilmente fatto forte il presidènte del Coni Gattai per avocare a sé il diritto di sospendere Barra, senza portare il caso al ministero. Si dovrà ora aspettare che cosa deciderà Carraro, se avallare il comportamento di Gattai oppure no. L'organizzazione sindacale dei dirigenti pubblici è in attesa di una risposta, anzi di un incontro. Sul fronte Fidai nessuna novità, se non la c d unazione per convincere Nebiolo ad accettare la rielezione a presidente ma con l'impegno di dimettersi nel giro di qualche tempo. Comunque mesi. Sulla sua rielezione dubbi non dovrebbero esisterne, ma il gruppo più consistente dei suoi elettori è deciso a porre questa condizione, addirittura per iscritto. Nebiolo in un primo tempo l'ha accettata, anzi gradita per uscire a testa alta da un mondo che negli ultimi tempi gli ha voltato le spalle. Ora Nebiolo sta riflettendoci, valutando che l'uscita dalla Fidai significherebbe anche l'uscita dal Consiglio Nazionale del Coni, da tutto. Questa condizione, fra l'altro, lo renderebbe più vulnerabile in campo internazionale, come presidente della Iaaf. C'è anche un'altra grana strisciante, quella legata all'esposto di Renato Corsini sull'incompatibilità delle cariche sportive di due alti ufficiali della Guardia di Finanza. Si tratta del generale Carlo Valentino, presidente della federazione italiana sport invernali, e del colonnello Gianni Gola, presidente del comitato laziale della Fidai, in pectore il più accreditato dirigente alla eventuale successione di Nebiolo. Com'è possìbile, si dice nell'esposto, che gli ufficiali facciano la parte di controllori e di controllati? Al Coni non si nutrono preoccupazioni, si rileva che alla presidenza di un paio di federazioni ci sono degli onorevoli, e dunque non c'è alcuna ragione perché non possano esserci anche dei militari. Sembra comunque che nel frattempo il generale Valentino abbia iniziato le pratiche per il pensionamento dall'arma, onde tagliare la testa alla vicenda. r. s.

Luoghi citati: Carrara, Roma