Atterraggio col brivido per l'Inter a Monaco

Atterraggio col brivido per l'Inter a Monaco La città tedesca in tilt per l'inattesa bufera di neve che ha investito l'Europa centro-settentrionale Atterraggio col brivido per l'Inter a Monaco Pista quasi cancellata dal manto bianco, impatto da far drizzare i capelli - La partita con il Bayern si giocherà comunque: l'Olympiastadion è coperto e riscaldato - Trapattoni sereno: «Siamo pronti alla battaglia: ho avuto tante buone indicazioni dalle mie spie» DAL NOSTRO INVIATO MONACO — Anche Indiana Jones avrebbe avuto qualche problema ad atterrare nella bufera di neve che ha aggredito l'aereo dell'Inter al momento di toccare terra. Oltretutto, l'immensa distesa di neve aveva letteralmente cancellato la pista: il pilota dell'Alisarda è stato bravo e coraggioso staccando l'aereo proprio quando ha avvistato le prime luci. L'impatto, in verità, è stato tale da fare drizzare i capelli anche a quelli che non ne avevano. L'Inter è così arrivata a Monaco per la sfida col Bayern accolta da un autentico, inaspettato inverno: anche i tedeschi non se l'aspettavano tanto è vero che la città è andata letteralmente in tilt. Non per niente ma qui circolano 600 mila macchine, vale a dire una ogni due abitanti per cui agli incroci, lungo i viali si sono viste scene all'italiana: ingorghi spaventosi, semafori impazziti, eccetera. Il nostro pullman ha impiegato due ore per percorrere una decina di chilometri. L'Olympiastadion è comunque attrezzato per la neve: i dirigenti del Bayem assicurano che il campo è ben coperto e riscaldato. Domani si giocherà anche se continuerà a nevicare: semmai il problema sarà per i tifosi. Le previsioni inducono al pessimismo: l'ondata di maltempo dovrebbe continuare. A Belgrado c'era troppa nebbia per il Milan, qui per l'Inter troppa neve. Certo diventa sempre più difficile portare avanti queste Coppe quando si va al Nord. L'Inter non sembra preoccupata: dall'alto della sua classifica è pronta a sfidare anche il maltempo, ci vuole ben altro per fermare il carro armato che possiede motori teutonici ed una guida prettamente italiana. Trapattoni si concede sorrisi infiniti. Poco più di un mese fa rischiava la panchina: ora è l'allenatore del giorno. Tanto è vero che può atteggiarsi a generoso con Sacchi, un po' meno con Berlusconi. '«/ fatti del Milan non mi interessano — ha detto il Trap —. Un incidente di per¬ corso può capitare a tutti. L'importante è sapersi calare al momento giusto nelle proprie parti come sta facendo l'Inter. Quanto ai presunti meriti invocati da Berlusconi, io rispondo che noi volevamo essere l'Inter, la migliore Inter e ci stiamo riuscendo. Grazie al nostro lavoro, al nostro impegno». Insomma, Berlusconi non c'entra. E quando gli chiedono se questa Inter comincia ad assomigliare alla sua Juventus finge di arrabbiarsi: 'Questa è l'Inter, quella era la Juventus: non è possibile alcun paragone per rispetto degli attuali nerazzurri e di quei bianconeri. Noi siamo in testa ma restiamo coi piedi a terra: abbiamo saputo sfruttare bene il calendario ma prima di sbilanciarci occorre aspettare gli scontri diretti. Solo allora si potrà dire dove può arrivare l'Inter». Trapattoni ha avuto parole di elogio per quasi tutte le inseguitrici con un discorsetto particolare per la Juventus: Quando una squadra fa gol e spettacolo merita il massimo rispetto: appena aggiusterà qualcosa, anche la squadra di Zoff esploderà e saranno guai per lutti. La Sampdoria ha una continuità crescente, prima le mancava; il Napoli si era rinforzato bene all'ultimo mercato, era inevitabile un miglioramento; il Milan ha perso contro l'Atalanta ma gli mancavano due uomini come Gullit e Donadoni. L'Inter? E' solida, compatta, ha la mentalità giusta. Si batte per 90' e insiste anche al 93'. La nostra però non è una fuga. E' troppo presto. Ora siamo pronti per la battaglia di Monaco. So tutto del Bayern: due «spie» mi hanno rivelato tanti segreti dei nostri avversari. Quelli che mi fanno più paura sono Reuter, Ekstroem e Thon». Lo svedese rischia, però, di non giocare per infortunio. Inutile specificare che le spie di Trapattoni sono Matthaus e Brehme. E' previsto il rientro di Baresi al posto di Bianchi e, forse, l'impiego di Morello per Diaz. Giorgio Gandolfi

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