Ben più di Bond potrà il Gorilla

Ben più di Bond potrà il Gorilla Super-agente francese neoeroe tv Ben più di Bond potrà il Gorilla Tredici episodi protagonista Karim Allaoui ROMA — D'accordo, n mito di James Bond etemo agente 007 è ineguagliabile. Nessuno come lui, soprattuttosehalostilee l'eleganza di Sean Connery, sa stanare nemici, inseguire fuggitivi, dipanare misteri, sedurre donne. E poi come porta il cappello, come si accende la sigaretta, come versa lo champagne: imitarlo è impossibile. Però, se invece di imitarlo si provasse a sostituirlo? E se non nel cuori almeno sui teleschermi del grande pubblico? E' quanto devono essersi dette tre grandi rete tv europee, la tedesca Beta Taurus, la francese Progefi e l'italiana Raidue, di fronte all'inesauribile, etemo, ripetitivo successo che i film di Bond continuano a incontrare tutte le volte che vengono riproposti in tv. Jan Mojto della Beta Taurus, ideatore del progetto, ha scovato un nuovo eroe: e «H gorilla», il più famoso agente dei servizi segreti francesi, al secolo Geo Paquet, creatura onnipotente uscita dalla pena del giallista Dominique Ponchardier e capace di reggere in veste di protagonista un'intera serie tv. Come Bond «Il gorilla» sempre in giro per il mondo a risolvere missioni pericolo' sissime, come Bond si infiltra nelle associazioni più segre- te, come Bond non dimentica eleganza, buona tavola e donne, come Bond possiede uno straordinario senso del1 l'uomorismo per cui anche gli avversari sono costretti ad ammettere che è veramente un uomo di gran classe. Trovato l'eroe e trovati i partner con i quali raccontarne le costosissime avventure tv per una cifra complessiva di 40 miliardi occorreva scovare una faccia credibile per il ruolo, una faccia che non facesse rimpiangere troppo amaramente quella di Sean Connery, quella di Roger Moore e perfino quella di Timothy Dalton, ultimo e insipido 007 della serie. La scelta è caduta su Karim Allaoui, algerino, poco meno che quarantenne, arrivato al cinema quattro anni fa con TYain d'enfer di Roger Hanin, vincitore a Cannes la passata stagione del premio iPerspectives du cinema francate» con Un amour a Paris di Herzak Allouache. L'attore convince. Convince talmente da montargli intomo una singolare formula artistica: protagonista assoluto dei 13 episodi in coppia con Francois Perrier nel ruolo del suo capo, vedrà ruotare intomo a sé tredici grossi nomi di registi appositamente chiamati ciascuno a ricostruire una delle sue tredici storie di spionaggio, amori e sorriso. In questi giorni a Roma stanno terminando Le gorille chez les Mandingues firmato da Denys Granier Deferre, con Angelo Infanti, Fabio Testi, Renato Mori E' la storia di un furto di diamanti per uso industriale scomparsi nella ex colonia africana del Tanganica: dietro naturalmente c'è una donna bella ma traditrice, un governante potente e corrotto, un falso attentato politico, un amico finto morto per fare il doppio gioco, n film è stato interamente girato a Roma tra il mattatoio, una fabbrica, abbandonata, l'Eur per restituire il clima da incubo della situazione. Tra gli altri registi chiamati a dirigere gli episodi di questa lunga serie si fanno i nomi di Edouard Molinaro, Claude Chabrol, Jean Delanoy, Nicolas Gessner, Roger Hanin, Georges Lautner. Ovviamente, insieme al cambio di storia, paese e regista ci sarà anche quello di cast: hanno già firmato Andrea Ferreol, Richard Dreyfuss Robert Hossein, Armin Mailer SthaL Destinazione del prodotto i 250 milioni di europei teledipendenti. si. ro.

Luoghi citati: Cannes, Roma, Tanganica