Piazza Affari tentenna (-0,67%)

Piazza Affari tentenna (-0,67%) Il mercato continua ad avvertire le incertezze del dopo Reagan Piazza Affari tentenna (-0,67%) MILANO — L'inizio è stato negativo. Sulla scia del ribasso del dollaro e della debolezza di Wall Street, piazza Affari ha cominciato subito a perdere colpi, tanto è vero che a metà seduta l'arretramento dell'indice era vicino al due per cento. Poi qualcosa è cambiato, e il mercato si è ripreso, riducendo la perdita allo 0,67%, con il Comit a quota 575,67. n dopoborsa ha dunque registrato qualche miglioramento, che non è però sempre servito a colmare le lacune, anche perché molti titoli hanno accusato perdite non irrilevanti. Gli effetti del dopo Reagan non sembrano ancora scemati, e continuano a gettare ombre sui mercati internazionali. Nessun riflesso hanno avuto invece nel parterre le dichiarazioni del presidente del Consiglio sulla tassazione del capital gain, non solo perché si tratta di un discorso ricorrente, ma anche perché De Mita l'ha comun¬ que messo in relazione alle disposizioni comunitarie, il che dovrebbe evitare colpi a sorpresa. Del resto, gli ambienti finanziari hanno già da tempo dato per scontato che, prima o poi, la tassazione sulle rendite da capitale arriverà, anche in armonia con le piazze finanziarie estere. Nel panorama depresso di ieri si sono distinte le Generali, che continuano ad essere acquistate, così come dall'estero è proseguita la richiesta su Credito Italiano e. Comit. Anche Mediobanca è • stata al centro di scambi attivi, ed ha recuperato nel dopolistino i dieci punti persi in chiusura. Oggi pomeriggio si conoscerà il prezzo del collocamento dei titoli Mediobanca, che prenderà il via lunedì prossimo, a completamento della privatizzazione dell'istituto dì via Filodrammatici. In assestamento molti assicurativi e bancari. Tra i primi hanno perso parecchio Lloyd, Ras risparmio e Toro, mentre Milano, in controtendenza, ha guadagnato addirittura il 9%. Anche Latina ha guadagnato l'l,6%, dando esca a nuove ipotesi di cessione. Tra le banche, hanno subito ribassi Cattolica del Veneto risparmio (-2,5%), Credito Lombardo e Banco Ambrosiano. Depressa la Fiat (—1,3%) che si è poi ripresa fino a 9825 lire nel dopolistino, deboli Montedison (—2%) e Agricola (—3,1%), poco scambiate Olivetti che si sono mantenute sul livelli precedenti. "Arterie nel gruppo Iri sono prevalsi i ridimensionamenti mentre, tra i titoli in rialzo, si è distinta Stantìa risparmio (+6,8%). Il mercato ha accolto positivamente sia la cessione della Tosi alla Asea Brown Bovery (con un rialzo del 2% di Italmobiliare), sia I'ac cordo del gruppo Lucchini con Usinor: Magona è salita del 6,3%. v. s

Persone citate: Agricola, Brown, De Mita, Magona, Olivetti, Reagan

Luoghi citati: Latina, Milano, Veneto