Gec e Siemens vogliono la Plessey

Gec e Siemens vogliono la Plessey Ma l'offerta congiunta di 4000 miliardi è rifiutata ■ Nascerebbe un colosso mondiale Gec e Siemens vogliono la Plessey FINANCIAL TIMES LONDRA — Nel mondo delle telecomunicazioni tornano ad echeggiare i tamburi di guerra. La tedesca Siemens e l'inglese General Electric Company (Gec), due tra i maggiori gruppi elettronici europei, hanno lanciato un'offerta congiunta per Plessey, il gruppo britannico delle telecomunicazioni e difesa. La risposta non si è fatta attendere, la Plessey ha comunicato che 'rifiuta fermamente*, l'offerta e raccomanda con forza a tutti gli azionisti di non vendere. Allo stesso tempo ha rimandato la pubblicazione del bilancio provvisorio che doveva avvenire ieri. Il tentativo di scalata, per un valore di 1.7 miliardi di sterline (circtf 4000; miliardi di lire), segue di due anni un'altra aspra battaglia. In quel caso fu l'organismo governativo inglese che controlla monopoli e fusioni a bloccare l'acquisizione della Plessey da parte della Gec, che aveva offerto 1,2 miliardi di sterline. A Londra la prima reazione di fronte all'offerta di 225 pence per azione è stata contraddittoria: c'è grande incertezza su come questo affare, strutturato in modo insolito, funzionerà in pratica. Le azioni Plessey sono comunque salite di circa 49,5 pence raggiungendo quota 244 pence. La quantità trattata è stata di 53 milioni di azioni, circa il 4% del capitale è quindi passato di mano. Se l'acquisizione andrà In porto si arriverà alla creatane della più grande alleanza europea nel settore dell'industria elettronica, con l'unione di due gruppi che dominano 1 loro rispettivi mercati. L'accordo potrebbe cambiare anche il volto del settore elettronico britannico, che secondo molte analisi deve essere razionalizzato. L'offerta è fatta attraverso un nuovo gruppo posseduto congiuntamente, la Gec-Slemens. Se l'affare seguirà il suo corso la Siemens prenderà il 40% della Gpt, la Jointventure nel settorr delle telecomunicazioni creata all'inizio di quest'anno da Gec e Plessey. Sul lato delle attività di difesa, invece, la Gec acquisirà la maggioranza, con il 51%, degli interessi delia Plessey negli Usa ed un interesse del 50 per cento nel settore difesa elettronica della Siemens. In Europa, al contrario, la Plessey continuerà ad opera¬ re come entità indipendente, cosi come la Marconi, la divisione difesa della Gec. Secondo molti analisti l'offerta è stata strutturata in modo da evitare che 1 due gruppi vengano accusati di voler creare una situazione di monopolio. Le due società hanno anche accennato a prospettive di collaborazione nel campo dei semiconduttori. In questo settore la Siemens sta già cercando di creare un'alternativa ai gruppi giapponesi e statunitensi. Attualmente, comunque, non ci sono progetti per legami finanziari in questo campo o in altre attività comuni. il direttore generale della Gec, Lord Weinstock, ha detto di considerare la proposta di acquisto *non una fusione, ma un progetto di cooperazione*.^ t- ■■■ HiOi. . La 'collaborazione propo- n li i B ■ sta potrebbe creare un gruppo di telecomunicazioni con un giro d'affari di circa 5,7 miliardi di sterline (13.400 milardi di lire), secondo in Europa solo ad Alcatel, l'azienda francese nata due anni fa dalla fusione di Alcatel con la Ut europea. Nel settore della difesa e componentistica, dove la francese Thomson è l'unica altra compagnia di dimensioni comparabili in ambito europeo, il nuovo raggruppamento dovrebbe raggiungere vendite ben superiori ai 2 miliardi di sterline (4700 miliardi di lire). Lo scorso anno la Gec ha avuto un giro d'affari di oltre 14 mila miliardi di lire, su cui ha registrato profitti lordi di 1600 miliardi. Le vendite della Siemens sono state di 38 mila miliardi, con un profitto lórdb^iiieOOmMardl. (Terry DodsWorth, Nlkkl Talt)

Persone citate: Marconi, Nlkkl Talt, Terry Dodsworth, Thomson

Luoghi citati: Alcatel, Europa, Londra, Usa