Il ministro sgrida i pescatori

Il ministro sgrida i pescatori Prandini: «Troppi sconfinamenti, la Marina li controlli meglio» Il ministro sgrida i pescatori DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — 'Troppi incidenti tra le motovedette straniere e i pescherecci italiani: ormai con i Paesi del Nord africa e con la Jugoslavia sorgono spessissimo dei problemi». Gianni Prandini, ministro della Marina mercantile, non ne può più di queste storie. Così ha preso carta e penna e in una lettera indirizzata all'amm. Majoli, capo di stato maggiore della Marina, ha chiesto una maggior vigilanza delle unità militari sull'attività dei pescherecci italiani nelje'zone'à rischio del Canale d) Sicilia. La questione è vecchia, ma tutte le iniziative prese dal governo nei confronti dei Paesi confinanti sono servite a ben poco. Lo stesso si può dire per i richiami ad una maggior prudenza rivolti ai pescatori italiani. Anzi secondo il ministro della marina, mercantile molto spesso sono loro ad avere la responsabilità degli incidenti. «Per la verità — spiega Prandini—i nostri pescatori che qualche volta hanno ragione, molte volte sì trovano in torto». Il ministro non nasconde infatti che i nostri marittimi peccano di troppa disinvoltura. «/ nostri sono alquanto indisciplinati. Noi li richiamiamo ma loro rispondono sempre di essere delle vittime». E il ministro della Marina Mercantile ha deciso di passare dalle parole ai fatti. «Ho chiesto una maggiore vigilanza da parte della nostra Marina Militare. Debbono soprattutto controllare che i nostri pescherecci nelle loro attività non oltrepassino le acque internazionali, violando le acque territoriali dei paesi confinanti». L'iniziativa interviene su un problema particolarmente delicato: più di una volta gli episodi di sconfinamento hanno avuto anche delle conseguenze drammatiche. Senza pensare che ormai non si contano i sequestri di pescherecci italiani da parte delle marine militari dei Paesi del Nord Africa. Proprio-ieri il presidente della regione siciliana Franco Nicolosi, ha comunicato il dissequestro da parte delle autorità libiche di tre pescherecci- italiani catturati nel mese di agosto. Gli equipaggi delle imbarcazioni (11 pescatori'' siracusani) • erano stati rilasciati dal governo di Tripoli martedì scorso. Ora gli armatori italiani dovranno provvedere al rientro dei pescherecci. Episodi come questo richiedono un continuo interessamento del ministero degli Esteri italiano e spesso sono causa di veri e propri incidenti diplomatici dalle complicazioni imprevedibili.

Persone citate: Franco Nicolosi, Gianni Prandini, Majoli, Prandini

Luoghi citati: Jugoslavia, Nord Africa, Roma, Sicilia