Pesenti vende ad Abb
Pesenti vende ad Abb Brusco scossone nell'industria elettromeccanica italiana Pesenti vende ad Abb Passano di mano le attività industriali della Franco Tosi - Nella società del finanziere bergamasco resta la liquidità - L'operazione in vista del '93-11 prezzò sarà fissato da un collegio di esperti MILANO — Le attività industriali della Franco Tosi, una delle imprese elettromeccaniche italiane più importanti, passeranno sotto il controllo del colosso europeo Asea Brown Boyeri. Un accordo è statò definito ieri a Zurìgo tra lltalmobillare, l'holding di Giampiero Pesenti che detiene li controllò della Tosi, e il gruppo Abb. Il prezzo non è stato concordato e, secondo quanto riferisce un comunicato; - sarà fissato da un collegio di esperti stilla base dei criteri già concordati trale parti*. La transazione, destinata a provocare profonde ripercussioni sugli assetti nazionali dell'industria elettromeccanica, diventerà operativa nel 1989 e prevede il passaggio ad Abb delle sole'attività industriali della Franco Tosi Industriale, che saranno appositamente scorporate dalla società. Le azioni della To. si, società quotata in Borsa, resteranno invece in mano a Pesenti. Le modalità di questa operazione ricalcano quelle della cessione della Buitoni da parte di Carlo De Benedetti ' alla elvetica Nestlé.- Ma perché Pesenti, alla fine, ha deciso di accettare l'offerta di Abb, trascurando invece la possibilità di un'unione con un partner italiano, come l'Ansaldo del gruppo in? La decisione di giungere a questo accordo, recita la nota del gruppo bergamasco, «è dovuta a un'attenta valutazione delle opzioni strategiche che si pongono per la ristrutturazione del settore termoelettromeccanico italiano'. In particolare Pesenti ha tenuto conto che 'l'inevitabile processo di ristrutturazione di cui il settore ha bisogno non può avvenire che in un contesto europeo; nell'approccio multidomestico di Abb, l'Italia rappresenta un Paese prioritario con autonome strategie ed attività dirette in specifiche aree della ricerca e sviluppo e dell'ingegneria; occorreva evitare il rischio di uno scontro e il perdurare dell'incertezza, sul mercato italiano che avrebbe gravemente pregiudicato tutta l'industria elettromeccanica». Le attività della Franco Tosi Industriale passeranno sotto il controllo della Asea Brown Boveri Spa, la consociata italiana dell'Abb che ha già. convocato un'apposita assemblea per il 15 dicembre, è non dell'Abb Tecnomasio, quotata alla Borsa di Milano. Oltre ai cespiti industriali sa¬ ranno trasferiti ad Abb anche le partecipazioni Ole, Hydroart e Abb Trasformatori. E la Franco Tosi Industriale, ridotta a poco più di una scatola vuota, cosa farà? Pesenti conferma che resterà nel settore elettromeccanico con le residue partecipazioni (il 30% di Abb Tecnomasio e di Sae-Sadelmi) e «si propone, avvalendosi delle ingenti disponibilità finanziarie che le perverranno dalla cessione, di studiare ogni utile investimento in relazione alle occasioni offerte, dal mercato'. Collaborazioni potrebbero esserci con lo stesso gruppo Abb. La Tosi Industriale, inoltre, mantiene il controllo della Loro Parislni che opera nel campo del macchinari per costruzione. La cessione delle attività industriali della Tosi a interessi stranieri rientra nel generale riassetto dell'elettromeccanica: europea che, in precedenza, aveva determinato la fusione tra due giganti quali la svedese Asea e la svizzera Brown Boveri. il sistema industriale italiano perde, comunque, un vero gioiello. La Tosi ha un portafoglio ordini di circa 1400 miliardi, nell'87 il fatturato di gruppo è stato pari a 367 miliardi con un utile di 25,7 miliardi. Secondo alcune valutazioni di ambienti finanziari il gruppo Pesenti potrebbe incassare trai 500 e i 600 miliardi perla cessione delle attività industriali della Tosi. Quando l'Abb acquistò una quota del 30% della Tosi Industriale e Tosi Ingegneria investì complessivamente 190 miliardi. Rinaldo Gianola Giampiero Pesenti
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