Mosca: chiedete, vi riconosceremo
Mosca: chiedete, vi riconosceremo Mosca: chiedete, vi riconosceremo Dopo la conclusione del congresso palestinese ad Algeri, ìn^rss «è entrata in contatto con la dirigenza dell'Olp e sta considerando la possibilità di consultare i membri permanenti del Consiglio di sicurezza ed altri Stati interessati, in vista dell'elaborazione di ulteriori misure per rinnovare gli sforzi cìie conducano alla preparazione di una conferenza intemazionale sul Medio Oriente». Lo ha riferito Gherasimov, portavoce del ministero degli Esteri dell'Urss. Mosca ha. «sempre riconosciuto il diritto dei palestinesi ad avere un proprio Stato», ha aggiunto Gherasimov, senza tuttavia toccare il problema del riconoscimento da parte dell'Urss dello Stato palestinese. Gherasimov ha sottolineato l'importanza del riconoscimento da parte dell'OIp delle risoluzioni 242 e 338 delle Nazioni Unite. A Parigi Oleg GrinevsW, ambasciatore itinerante sovietico per i problemi del disarmo, ha affermato che l'Urss non vede ragioni per rifiutare all'Oìp il riconoscimento dello Sato palestinese se l'Olp glielo chiede. Grinevski, ex responsabile del dipartimento Medio Oriente del ministero degli Esteri, ha detto che i palestinesi per il momento non han no chiesto all'Urss il riconoscimento di questo Stato. , Ma, ha aggiunto, «sei palestinesi ci rivolgessero una simile richiesta, non veda ragioni in base alle quali noi potremmo negate loro un simile riconoscimento». SI allunga intanto l'elenco del Paesi che hanno deciso di riconoscere lo Stato palestinese. Anche la Libia che sembrava schierata con i Paesi arabi dell'ala dura contrari all'implicito riconoscimento di Israele, ha annunciato a sorpresa «il riconoscimento totale dello Stato palestinese e della sua capitale Gerusalemme». Tra i Paesi africani il Marocco ha dato un giudizio positivo della decisione adottata dal Parlamento dell'OIp, ma non ha specificato se intende riconoscere il nuovo Stato. Tra 1 Paesi che hanno già annunciato il riconoscimento sono Cuba, la Polonia, la Jugoslavia, Io Zambia, l'India, il Bangladesh. L'agenzia Nuova Cina ha commentato positivamente la decisione dell'OIp che "darà sicuramente impulso al processo di pace». Tra i governi europei prevale per ora la cautela in attesa che i ministri degli Esteri Cee tentino di arrivare a una posizione comune. H ministro degli Esteri francese Du¬ mas ha dichiarato all'Assemblea nazionale che Parigi non può riconoscere; uno Stato che non dispone di un territorio definito ma che «si compiace per la accettazione delta risoluzione 242 delle Nazioni Unite». Analoga «soddisfazione» è stata espressa dal suo collega greco Pangalos, presidente di turno del Consiglio dei ministri Cee. n ministro degli Esteri tedesco Genscher in una nota ha definito «positivo» 11 riconoscimento delle risoluzioni Onu. Israele ha espresso alla Turchia «protesta e rammarico» per aver riconosciuto lo Stato palestinese, primo Paese che ha anche rapporti diplomatici con Israele. L'incaricato d'affari di Ankara, convocato dal ministero degli Esteri di Gerusalemme, ha dato comunque ampie spiegazioni. Il suo Paese, ha detto, sostiene da tempo che nella terra di Palestina debbano sorgere due Stati, uno arabo e uno ebreo («c'è spazio per entrambi», ha precisato). Ha aggiunto che la Turchia è stata fra i primi nel 1948 a riconoscere lo Stato d'Israele e d'altra parte riconosce l'Olp come unico rappresentante legittimo del popolo palestinese, e considera infine «incoraggianti» le risoluzioni appena adottate dal suo Consiglio nazionale.
Persone citate: Gherasimov, Oleg Grinevsw, Pangalos, Sato
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