«Frenate l'auto gialla»

«Frenate l'auto gialla» Il commissario Cee Narjes tratta a Tokyo con il ministro Tamara «Frenate l'auto gialla» L'Europa chiede ài Giappone di congelare le importazioni fino al '92 - Ma il Sol Levante vuole l'abolizione delle barriere - Molti sono però ancora i problemi aperti all'interno della Comunità DAL NOSTRO CORRISPONDENTE TOKYO— Dopo li duro discorso sui rapporti economici tra Cee e Giappone pronunciato lunedi davanti al ministro degli Esteri, Uno, il commissario delia Comunità per l'Industria, Karl Heinz Narjes ha affrontato Ieri col ministro dell'Industria e del commercio internazionale, Tamura, la questione di maggior attualità: quella della totale apertura del mercato Integrato dell'Europa nel 1992 alle vetture giapponesi, per le quali Francia, Italia, Spagna, Portogallo, Gran Bretagna e altri paesi mantengono restrizioni. Per quanto riguarda più specificatamente l'Italia, essa sarà discussa anche domani dal ministro del Commercio con l'estero, Ruggiero, in arrivo da Nuova Delhi Entrambe le parti osservano molta discrezione sull'esito del colloquio. Da indiscrezioni si apprende comunque che Narjes ha espresso la posizione concordata a Bruxelles dalla Commissione: e cioè la richiesta che il Giappone, per evitare frizioni stabilizzi la sua penetrazione del mercato europeo agli attuali livelli da qui al 1992, e si imponga una moderazione dopo l'integrazione dei 12 paesi. Narjes è andato all'incontro facendosi precedere da altre ferme dichiarazioni in una conferenza stampa al Club dei corrispondenti stranieri nelle quali si è richiamato più volte al peso delle passate pratiche protezionistiche giapponesi, indicando che la Cee, secondo le normative del Gatt, avrebbe il diritto di reclamare 1 danni. La proposta che si accinge- va a portare a Tamura, quindi era basata su un richiamo a precise responsabilità al fine di normalizzare le relazioni tra Tokyo e la Comunità. L'incontro è durato un'ora e venti minuti Consegnato 11 preciso messaggio della Cee, Narjes è ripartito subito per l'Europa, rilasciando una cauta dichiarazione: « Nel count-down verso il 1992 restano solo 49 mesi, con problemi interni e esterni. E' tempo di cercare soluzioni alle questioni attuali. Ho parlato col mio collega, ministro Tamura, su come lui vede i temi sul tappeto, e gli ho spiegato la nostra situazione nella Comunità in relazione all'integrazione. La discussione è stata amichevole, costruttiva e aperta». Un linguaggio da cui si deduce che il colloquio si è svolto da posizioni opposte. Fonti giapponesi riferiscono che l'incontro ha avuto come tema centrale il 1992 e le auto, per le quali si hanno «problemi interni Cee che saranno risoni». Un chiaro riferimento alle differenze tra Inghilterra da una parte , e Francia e Italia dall'altra, al grado di componenti europei delle vetture Nissan prodotte in Gran Bretagna. A parte ciò, Tamura ha chiesto l'abolizione delle misure restrittive verso le vetture giapponesi in generale. Narjes gli ha obiettato che l'industria automobilistica rapprecenta in Europa il 10 per cento del totale della produzione industriale, e che si tratta quindi di un settore strategico. Le fonti del ministero giapponese riferiscono senza commenti che Narjes ha messo in risalto come la Cee abbia un sistema di monitoring sul flusso di vetture giapponesi verso i suoi mercati: esso ha finora funzionato. Da parte Cee inoltre sono stati puntualizzati 14 problemi irrisolti nel flusso di vetture di produzione Cee verso il Giappone. In termini generali è stato ancora una volta ribadito che l'Europa '92 non sarà una fortezza, ma una grande opportunità. *Uno scambio di idee e di punti di vista senza che si arrivasse a una conclusione», commenta il Miti Ma mai come in questa circostanza 1 giapponesi si sono sentiti ricordare le loro contraddizioni tra il loro protezionismo di ieri e la vocazione libero scambista di oggi. Fernando Mezzettì Quanto "sfornano" le catene di montaggio (Produzione, esportazione e Importazione di vetture. Dati 1986, In migliala) SI Giappone Germania Francia Italia Spagna Gran Bretagna

Persone citate: Francia Italia Spagna Gran Bretagna, Gatt, Karl Heinz Narjes, Tamura