Torna Laurie Anderson profeta della New Age

Torna Laude Anderson profeta della New Age Sabato 12 al Regio il concerto della polistrumentista Torna Laude Anderson profeta della New Age LAURIE Anderson due anni dopo. La musicista americana toma a esibirsi (sabato 12 novembre) al Teatro Regio che già l'aveva accolta trionfatrice in occasione della precedente tournée italiana. Nell'86 attorno a Laurie Anderson s'era creato un culto intellettuale, che aveva portato a valutazioni talora curiose, facendo della grande performer un mostro, un fenomeno da baraccone, o quasi. Stavolta Laurie Anderson toma, si spera senza isterismi critici: sarà l'occasione per riascoltare, e ripensare, un'artista senza dubbio fondamentale per capire la musica del decennio. In particolare la New Age, una musica che ha trovato abili profeti in ex rocker di classe quali Peter Hammill e David Sylvian, deve molto all'opera dell'ex insegnante d'arte egizia Nata a Chicago nel '47 e sulle scene dagli Anni Sessanta, Laurìe Anderson nel 1980 ha pure conquistato la fama «grossa» — fuori dai circuiti underground — grazie a un imprevisto hit da classifiche commerciali, O Superman. Polistrumentista votata all'elettronica (in questo concerto torinese si esibirà in perfetta solitudine, armata soltanto di un sintetizzatore e della sua allucinata ge¬ nialità), Laurìe Anderson ha gettato le base di una musica di frontiera, fra avanguardia e classicismo, rock e jazz, sinfonia e minimalismo. Lei ha spiegato cosi il suo lavoro: «Se devo definire quello che faccio, posso dire che lavoro con l'illusione e con la comunicazione, e ciò implica la tecnologia Con essa ho un rapporto di amore e odio, la uso per criticarla e perché è, come il cervello, molto veloce. Ma è im¬ portante servirsene in maniera umana». Ipse dixit. Al di là della teoria i fatti: opere come Big Science, la monumentale United States e Home OfThe Brave hanno un fascino indiscusso, sono un brillante melting pot di suoni e immagini che provengono, senza dubbio, da un futuro dove arte e tecnologia hanno, in qualche modo, trovato un'unità inscindibile. Due anni fa Laurìe Anderson affascinò il pubblico italiano con un concerto incentrato su Home Of The Brave. Adesso, per il viaggio nel nostro Paese che la vedrà esibirsi oltre che a Torino in altre città, Laurìe Anderson ha preparato uno show nuovo, giocato sulle sonorità del sintetizzatore, e che comprenderà anche alcune canzoni in italiano. Sul palco, abbiamo detto, sarà sola. Ma alle spalle della musicista ci sarà uno schermo sul quale scorreranno le immagini di un video che Laurie ha realizzato utilizzando il computer-graphic. Protagonista del video è la Anderson stessa, o meglio un suo alter ego ricreato al calcolatore. Ancora una stimolante sperimentazione delle straordinarie possibilità creative implicite nell'incontro fra realtà visionaria e immaginazione tecnologica. Il concerto di sabato al Teatro Regio s'inizia alle 21.1 biglietti (40 mila settore A, 30 mila settore B, più dieci per cento di prevendita) si possono acquistare alla biglietteria del Regio e all'Unione Musicale: i due enti sono tra gli organizzatori dello spettacolo, insieme all'Assessorato regionale alla Cultura e, per la parte tecnica, al Big Club. g.f. Laurìe Anderson, un'artista comunque importante per questo decennio musicale

Persone citate: David Sylvian, Laude Anderson, Laurie Anderson, Laurìe Anderson, Peter Hammill

Luoghi citati: Chicago, Torino