Pretty Things, novità e tradizione in diretta dagli Anni Sessanta

Pretty Things, novità e tradizione in diretta dagli Anni Sessanta Il gruppo apre la tournée italiana il 7 allo Studio 2 Pretty Things, novità e tradizione in diretta dagli Anni Sessanta CHI ricorda i Pretty Things? Probabilmente il nome susciterà emozioni più nei giovani di oggi che in coloro che giovani erano vent'anni fa, quando i Pretties iniziarono la loro storia. Questo per un evidente motivo: molti gruppi «garage» odierni che s'ispirano al beat degli Anni Sessanta sono concordi nell'indicare la formazione di Phil May e Dick Taylor fra quelle più amate e ascoltate. Adesso i Pretty Things tornano a farsi sentire anche in Italia, con una tournée che parte proprio da Torino, lunedì 7 novembre allo «Studio 2» di via Nizza 32 (ore 21,30, gruppo di spallai torinesi Red House, ingresso 18 mila lire, prevendite da Rock&Folk, Maschio, Rockville, Back Door). In realtà, è errato scrivere «tornano a farsi sentire»: Phil May e Dick Taylor, i due superstiti padri fondatori del gruppo, hanno guidato la loro navicella attraverso due decenni di storia del rock, praticamente senza interruzioni, con una discografia di oltre venti album a testimonianza di un'invidiabile continuità, da The Pretty Things del '65 al recentissimo Out Of The Island. Né si tratta, almeno sulla carta, del solito «ritorno dei morti viventi»: i Pretty Things attuali (con Hans Waterman alla batteria, Joe Shaw alla chitarra e Roelf Ter Veld al basso) sono portatori di una musica notevole, dove alla tradizione dei «Sixties» si unisce la vitalità del rhythm'n'blues. E poi, andrebbe bene comunque: il gran ritorno degli Anni Sessanta in musica è moda a quanto pare non passeggera. Per capirlo basta scorrere i programmi notturni di Torino: si scopriranno concerti di gruppi giovanissimi che s'adeguano a quel sound lontano, e feste dal significativo titolo Mettete dei fiori nei vostri cannoni (sabato 5 a «Hiroshima mon Amour») complete di tutto, dal Vietnam a Caterina Caselli, dalle Pantere Nere ai Rolling Stones. Forse non erano anni formidabili. Ma sono duri a morire. I Pretty Things nell'attuale formazione

Luoghi citati: Italia, Torino, Vietnam