Pelle-tessuto per caldi giubbotti

Pelle-tessuto per caldi giubbotti Pelle-tessuto per caldi giubbotti TUTTO e 11 contrario di tutto: il giubotto da «gioventù bruciata» per reinventare gli Anni Sessanta, il montone supercaldo più prezioso di una pellicia, il giaccone metropolitano che sposa la sobrietà e l'eleganza; e per finire, tocchi futuristi per chi ha una sola legge, osare. L'immancabile appuntamento con il capo in pelle «antlfreddo» quest'anno unisce alla varietà e alla ricca tradizione artigianale soluzioni di lavorazione sempre più tecnologiche. Ne nasce una nuova pelle, alleggerita, «svuotata», che ha sempre maggiori affinità con il tessuto. Pelle, comunque, trattata, doppiata, imbottita. In equilibrio tra vestibilità e resistenza, impermeabili, idrorepellenti e con aria vissuta, i montoni della collezione Vagrant disegnata da Mauro Taliani alternano cervo naturale e Invecchiato al vitello pieno flore, il nabuk Ingrassato all'alce. Ogni capo simpatizza con cuciture antistrappo, rinforzi a spalle e gomiti, mentre i colorì, U tabacco, il bruciato, il giallo cuoio, il «fegato», fanno subito inverno, ma non danno tristezza. Tra i capi della linea Val (Linea Giovane Vagrant, disegnata da Olmes Carretti), invece spicca, intramontabile, il montone tipo aviatore. In nome di una maggiore eleganza, montoni e giacconi evitano le spalle troppo ampie, 1 volumi eccessivi, le stravaganze nei colorì. Recuperano al contrarlo tasche importanti, bottoni e fodere curatissime (Convoy), si arricchiscono di alamari (Brost International), di cerniere, soffietti, pieghe (Dressco), quando non giocano su colli e cappucci in volpe (La Matta). Quest'ultima azienda punta inoltre sul capi-novità di vitello anticato e In cuoio spugna morbidissimo. 8tile boscaiolo canadese per 11 montone ora mannottato, ora scamosciato o nappato, di Martin Eden, arricchito con bolli ricamati sparsi un po' dappertutto. Al vezzo di un ricamo sulle spalle ci ha pensato Casaconf. Dalla montagna alla città: Mario Valentino propone montoni doublé face, lunghezza sotto il ginocchio, ideali per sostituire il cap¬ potto di taglio sportivo, mentre Breco's trasforma montoni trapper in un tipo di pellame doppiato con rifiniture di cuoio e lana. Di scena poi lo shearling: nappato con pelo decolora¬ to a effetto «astrakan» (Valfur), con giochi di contrasto (Fratelli Gallotti) o combinato con il nylon (Ghezzi) per blouson abbondanti al petto ma stretti sul fondo che conferiscono un effetto «military-sportwear». Sull'abbinamento pelle più cotone pesante puntano alcuni capi Cerniti 1881 e Les Copains: i primi sono giacconi in renna a spalle scese, lineari, sul toni del marrone; i secondi blusotti con collo in pelo staccabile. E sempre all'insegna dell'eleganza, il doppiopetto: la M. P. Vismara ha realizzato montoni in pelle lucida con tasconi e colli a scialle, mentre Moschino lo propone austero in versione di pelle nera. Se la pelle abbandona il classico lo fa per tuffarsi in giubbotti ironicamente audaci o finto-sexy. Come i «blouson noir» Anni 60 ripescati e reinventati da Enrico Coveri, da indossare con pantaloni a fuso. O come le proposte avanguardiste di Calugi e Glannelli: tanti giubbini decorati da piastrine in acciaio stampate. Personalizzazioni metalliche compaiono anche nella collezione di Stefano Chiassai che ha capi base tra la giacca e il giubbotto, mentre a metà strada tra l'aggressivo e il divertente sono i «chiodi» in nappa e i «bomber- in nero e bordeaux di Durango. Che cosa succede alla pelle quando declina al solo femminile? L'89 vede come protagonista assoluta la nappa: morbida, cascante, lucida, quasi a specchio, in vita con una cintura. Versace ne fa un minimissimo blouson, Ferrè la interpreta come spolverino a maniche a chimono o come blusa ingentilita da inserti di pizzo. Diventa quasi una muta da sub per Thierry Mugler, un giacchino sormontato da portamonete per Moschino, una caban superelegante e antigelo per Jasper Conran. E accanto alla nappa, il camoscio, ricoperto con un altro classico del vestire elegante: 11 robe-manteau. Insieme costruiscono colli a mantellina e allacciature doppiopetto (Anchorage), revers a scialle per redingote color tabacco o granata (Costume National), o stampati -lucertola dalla linea a campana (Serge Morrò). Claudia Ferrerò alto di Vagrant; modello per Matta nna di Val; blouson veri A sinistra in alto un giaccone di Vagrant; in basso un modello per uomo di La Matta e uno per donna di Val; a destra un blouson di Enrico Coveri

Luoghi citati: Anchorage