Torna Guido Reni ancora più grande

Torna Guido Reni ancora più grande Nel fondamentale studio di Pepper l'opera completa, in mostra a Bologna Torna Guido Reni ancora più grande ARRIVA finalmente in Ttalia la fondamentale monografia che l'americano Stephen Pepper ha dedicato a Guido Reni, tradotta dalla seconda edizione americana, riveduta e ampliata. Felice coincidenza, se si pensa alla stupenda mostra reniana che, a trentaquattro anni da quella indimenticabile di Cesare Gnudi, ne ha rinnovato il successo, a Bologna, essenzialmente dovuto ad Andrea Emiliani, oltreché all'inesausta passione di sir Denis Mahon che ne ha presieduto il Comitato scientifico intemazionale e ha firmato la prefazione al volume. Sono stati infatti, la mostra — con il poderoso suo catalogo (Nuova Alfa Editoriale) — ed ora questo libro, il coronamento di un processo di autentica riabilitazione critica, ch'era seguito ad una lunga, dequalificante «dimenticanza» determinata, dopo secoli di gloria, da uno di quei mutamenti del gusto che rischiano sempre di portare al deprezzamento di un'arte prima ammirata, per far posto a nuovi miti estetici Era così caduto ogni interesse non solo per Guido, ma per l'intera pittura tra manierismo e barocco, ch'era parsa, ad un tratto, enfatica, troppo colta e artificiosa. L'inversione di tendenza, annunciatasi nel '34 con la famosa prolusione tenuta a Bologna da Roberto Longhi, s'era presto volta in riscatto con la prima monografia di Otto Kurz (1937) e, nel 1954, con il rilancio internazionale dovuto all'esposizione bolognese. Nel suo libro, Pepper — che, uscito dalla scuola di Wittkower ed attualmente assistente di Storia dell'Arte presso la John Hopkins University, è considerato 11 massimo esperto di Reni in ambito mondiale— al di là dell'ampio saggio storico-critico che ne motiva la grandezza e le fortune come l'influsso esercitato nei riguardi della cultura pittorica europea del Sei e Settecento, riesamina l'opera completa dell'Artista. Dedica quindi 327 illustrazioni a colori e in bianco e nero alle opere di tradizionale, consolidata attribuzione, con ampi riferimenti documentari e bibliografici raccolti in una serie di schede che costituiscono il corpo principale del volume. Meno consistente, ma del tutto nuova e di grande attualità, la seconda parte che caratterizza l'edizione italiana, e che si riferisce ad un folto gruppo di attribuzioni recenti: una sessantina di opere emerse negli ultimi anni (1984-88) tra riscontri documentari e confronti stilistici, che hanno avuto come oggetto i depositi dei musei e le collezioni private d'Europa e d'America, oltreché il mercato artistico lntemazio- naIe- Angelo Dragone Stephen Pepper, «Guido Reni, L'opera completa», De Agostini, 384 pagine, con 327 illustrazioni a colori e in bianco e nero, 120.000 lire. Guido Reni, «Venere con Cupido e le colombe» (1626)

Luoghi citati: America, Bologna, Europa