Ballando con l'acid jazz di Gabriele Ferraris

Ballando con l'acid jazz Novità dalle discoteche di New York e Londra Ballando con l'acid jazz GLI eroi del sabato sera possono ancora ignorare Omette Coleman e Wynton Marsalis. Ma fino a quando? Nelle discoteche trendy di Chicago, New York, Londra sta nascendo una musica nuova, e il jazz subisce un altro oltraggio. Se sarà stimolante e scandaloso come la rivoluzione fusion di vent'anni fa, ben venga l'oltraggio. La musica nuova si chiama Acid Jazz: l'etichetta indipendente inglese Urban ne pubblica il manifesto, un disco a basso costo e ampie vedute intitolato Acid Jazz And Other IUecit Grooves. L'album è prodotto da Simon Booth, chitarrista del gruppo jazzy Working Week, e dal disc-jockey Gilles Peterson, affiancati da insospettabili complici: un artista underground, Jalal del «Last Poeta», e seri jazzisti, il sassofonista Steve Wllliamson e Keith Tippett, pianista di antiche frequentazioni rockettare. L'Acid Jazz è musica da ballare, ma anche un tentativo di rinnovamento, di applicare al Jazz le tecniche di rielaborazione predicate dai disc-jockey d'avanguardia. 'E' il sound di oggi e ha lo spirito del futuro-, osserva il critico Paul Bradshaw. A dire il vero, l'Acid Jazz è anche il frutto di una crisi: la crisi del «groove», moda musicale che predica la riscoperta in chiave Anni Ottanta di semisconosciuti brani funky degli Anni 70. Quando i gruppi «groove» di maggior valore tentano di uscire dal revival per proporre qualcosa di originale, nasce l'Acid Jazz. Nasce legato al jazz, ai miti della Beat Generation, a certo misticismo alla Pharaoh Sanders. E risente dell'influenza dell'House, sound che i disc-jockey creano miscelando al campionatore dischi, voci, rumori. A Chicago Kahil ET Zabar, ex militante dell'associazione Jazzistica d'avan¬ guardia AAMC, cerca vie nuove con un gruppo, The Beat, definito «la band del ventunesimo secolo», che suona una musica battezzata Afro House. A Londra, invece, Gilles Peterson e Simon Booth si sono ispirati al «groove» per mescolare ritmi latini e semidimentlcati temi del jazz minore Anni 60-70. Acid Jazz And Other lllecit Orooves è l'antologia di «una musica di frontiera — dice Simon Booth — che ha le stesse radici dell'Acid House ma un'etica punk'. Un'antologia che riunisce contributi fascinosi. L'Aja (Acid Jazz Alliance) propone il vecchio tema di Shaft in Action che diventa Shaft in Acton. Si assiste poi al ritomo dei Jazz Renegades, con il sassofonista Alan Barnes e il batterista Steve White, più lo sfrenato rapper Galliano. Si ascoltano in Ace Of Clubs eccellenti assoli di Tippett e Wllliamson. E ancora spericolati mixaginmessaggi del dj Jerry Berry, frenetici ritmi dei Night Trains e degli esordienti Rhythm Blades. Per non parlare del Push, nove musicisti che Booth definisce 'l'avanguardia del pop-soul britannico*. Ha ragione. Gabriele Ferraris Il pianista Keith Tippett con Harry Miller

Luoghi citati: Chicago, L'aja, Londra, New York