Welsh Guide ora può sognare

Welsh Guide ora può sognare IPPICA Ha vinto il premio Roma sul sorprendente Jung Welsh Guide ora può sognare di ANGELO CONTI ROMA — C'era il fantasma di Tony Bin ieri a Capannelle. Un po' perché questo Gran Premio Roma doveva essere la sua corsa d'addio al pubblico italiano, un po' perché (sfumata l'eventualità di vederlo in pista) Tony Bin non è stato neppure presentato per una passerella al tondino, come era nei programmi, n trionfatore dell'Arco di Trionfo decollerà mercoledì alla volta del Giappone, dove correrà la Japan Cup e poi farà lo stallone, senza applausi e saluti. Peccato. La pista di Capannelle ci ha comunque detto che non è il caso di versare molte lacrime sulla partenza del portacolori dei Gaucci. Welsh Guide ha infatti di nuovo impressionato, andando a vincere con bella sicurezza Welsh, che è imbattuto nelle cinque corse fomite in Italia, è stato impiegato alla perfezione (la sua allenatrice Mafalda Osthaus è anche buona stratega). Ha prima sfruttato la grande andatura del compagno Zareef, uscendo alla scoperto già alla fine della curva ed affrontando spavaldo in avanti la lunga dirittura. Al suo fianco ha figurato prima Carrol House, poi il grigio Jung che Marco Paganini ha spinto a piene braccia all'attacco del battistrada. Michael Kiname, che era in sella a Welsh Guide al posto dell'infortunato Vittorio Panici, ha continuato sul passo conservando sul palo un vantaggio in realtà più nettò di quanto non dica il 3/4 di lunghezza ufficiale. L'ordine d'arrivo Welsh Guide-Jung-Jurado è favorevole alle nostre scuderie: l'invader tedesco Carroll House ha incamerato solo un «quartino» e la francese Truly Special (pluripiazzata in corse di gruppo) è stata sonoramente ridimensionata. Una nota positiva anche per l'allevamento nostrano: i «made in Italy» in pista erano solo due, ma Jung — piazzandosi secondo — ha fatto proprio un figurone. Il totalizzatore ha pagato 28 per il vincente, 18, 29, 28 per i piazzati, 225 per l'accoppiata. Trio: 202.000. Welsh Guide va ora a riposo, in vista di una stagione 1989 che dovrebbe vederlo tentare la strada dell'estero. Cavallo solido e generoso, ha potenzialità in gran parte inesplorate. Con lui si può coltivare qualche sogno. Galoppo anche a Torino dove si vedeva in pista, sulle siepi, un ex grande: Nord Bold, trionfatore l'anno scorso del Grande Steeple Chase di Milano e poi rimasto fermo per 14 mesi dopo un infortunio ad un tendine, ha mostrato condizione ancora approssimativa. Nel premio Boschi ha così vinto Laghi Masuri (O. Pacifici) che, favorito a 13/10 (contro l'I e 1/2 di Nord Bold), ha preso la meglio allo sprint dopo corsa d'attesa. Secondo è finito l'alterno Princisbecco davanti a Business Glaz. Il totalizzatore ha pagato 20; 16,33.37; 222; trio: 96.700. Nel pomerìggio alcuni risultati a sorpresa hanno prodotto grosse quote: la trio Dreams of Glory-DomingoTry to flirt ha pagato oltre 4 milioni. Nelle altre corse successi di Ange Dechu, Nice Star, Darling Hikke, Queen's player e New Haven.

Luoghi citati: Giappone, Italia, Milano, Roma, Torino