Campana: «Vi raccomando la coerenza di Nizzola»

Campana: «Vi raccomando la coerenza di Nizzola» Partendo dal caso Bagni, il presidente del sindacato calciatori attacca la Lega e chiede il ritocco dei parametri per la fine dell'anno Campana: «Vi raccomando la coerenza di Nizzola» «Non esistono presidenti buoni e cattivi, giocano tutti sulla cifra d'indennizzo» - «Feriamo non conosce i regolamenti» di GIORGIO VIGLINO VICENZA — n mondo del calcio vive tra i fatti agonistici domenicali (e per qualcuno del mercoledì) e le tensioni quotidiane delle gestioni societarie. Partendo dal caso Bagni una chiacchierata con Sergio Campana si è trasformata in un'analisi dei problemi presenti del càlcio nazionale, con in primo piano le due scadenze de! 31 dicembre ormai prossimo. -La «banda dei quattro» è stata quasi completamente dispersa, con perdita secca per il Napoli. E il caso Bagni ancora da risolvere resta emblematico di un modo di gestire il calcio. • Caso Bagni o caso Ferrario, poco importa. Diciamo che sono cause pilota per salvaguardare i cento casi ana- loghi della C. Tutto nasce dal perdurare di un equivoco: voler considerare i calciatori come un patrimonio della società. Non hanno ancora capilo che il vincolo non c'è più, e giocano sull'indennizzo con la stessa filosofia. Lo fanno tutti, non ci sono buoni e cattivi, ricchi e poveri. Lo ha fatto la Juventus aumentando i premi di Tardetti, Rossi e Gentile quando cercava di non farseli sfuggire, lo ha fatto Rozzi tentando di mettere quattrini in tasca a Iachini (rifiutati) che poi gli avrebbero fruttalo dieci volte tanto nell'indennizzo. In seguito subentrano i pentimenti, l'allenatore nuovo non vuole più questo e quel giocatore, allora non ti porto in ritiro e si innesca la spirale delle sanzioni». -La Lega di Milano ha denunciato il contratto collettivo di lavoro proprio in reazione al caso Ferrario. -Quella è una finta causa. I contratti collettivi sono fatti per essere rinnovati e ciascuna delle due parti è libera di denunciarli. Ferlaino però non conosce i regolamenti, e dire che è anche consigliere federale. Il guaio è che non li conoscono nemmeno i suoi strapagati collaboratori. Tuona che non è concepibile non avere piena giurisdizione sui propri giocatori, ma non sa che se Ferrario avesse agito male poteva essere proposto per una multa, e il fatto avrebbe inciso sul giudizio finale. -Il problema vero è che Ferrario avrebbe dovuto fare o dire qualcosa per cui essere perseguito, e non l'ha fatto Piuttosto voglio vedere come se la caverà la Federazione di fronte alla violazione del- la clausola compromissoria da parte dell'agente di viaggio di Ferlaino e socio del Napoli che si è rivolto al giudizio del pretore. L'articolo 6 del regolamento prevede la responsabilità oggettiva della società per l'atto di un associato». Ma il contratto è o non è denunciato da parte della Lega di Milano? «Afa sia quello che vuole, tanto resta in vigore fino alla scadenza della stagione! Raccomando la coerenza di Nizzola: conviene con me che è necessario inasprire le pene per chi viola il principio della convocazione, e poi dopo un mese cavalca la tigre dei presidenti che vogliono andare in senso contrario. Si ricordi Nizzola che lui e il presidente federale Matarrese hanno preso l'impegno di discutere entro il 31 dicembre prossimo l'inasprimento delle pene. Hanno stabilito loro il termine-. -Sono i presidenti che vogliono rimettere in discussione tutto: l'accordo con l'Aie, la legge 91, la convenzione con il Totocalcio, i quattrini dal Coni. -Possiamo aggiungere lo Statuto dei lavoratori e la Costituzione? Vorrei arrivare domani in Lega a Milano e dire: signori cambiamo tutto quello che volete, carta e penna e mettete giù le norme. Non ne verrebbe fuori niente. Sento tanto parlare di questa figura del calciatore lavoratore autonomo, ma sanno cosa si dicono? Credo di no. A un lavoratore autonomo come fai ad imporre ritiri e convocazioni, e poi più nel dettaglio l'ora in cui deve andare a letto, la dieta, il numero e la durata dei rapporti sessuali? Secondo fatto: un giocatore prende cento e costa duecento, tutto alla societàperchè lui vuole la cifra netta. Quando sarà -autonomo» la metterà a carico della società, esattamente come adesso». -Al 31 dicembre c'è un'altra scadenza, quella del ritocco dei parametri. Entro il '92 debbono venire a coincidere con quelli Uefa, tetto massi mo 2 milioni di franchi svizzeri. -La scadenza c'è e la fare mo rispettare, sul come e quando tratteremo. Questa è una verifica della serietà di chi abbiamo di fronte. Il 28 a Milano festeggiamo il ven tennale dell'Aie, ne abbiamo viste tante andremo avanti anche adesso. Solo che speravamo, anzi speriamo anco ra, che sia cambiata l'aria, ci sia più responsabilità».

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