A Genova meno acciaio, più terziario ecco i piani top-secret per il Ponente

A Genova meno acciaio, più terziario ecco i piani top-secret per il Ponente Domani i sindacati da Fraeanzani per i progetti di «reindustrializzazione» A Genova meno acciaio, più terziario ecco i piani top-secret per il Ponente Sestri sarà un «polo tecnologico», tra Cornigliano e Voltri nascerà un'area di servizi legata al nuovo porto GENOVA—Sembra ormai arrivato alla stretta finale uno dei problemi più spinosi di Genova: quello del «dopo acciaio», legato alla reindustrializzazione delle aree «dismesse» del Ponente genovese. Domani a Roma ci sarà un incontro tra il ministro alle Partecipazioni Statali Fraeanzani, i dirigenti Iri e 1 sindacati nazionali in cui si dovrà decidere a chi affidare la gestione della «reindustrializzazione» e quali iniziative far decollare. Per quanto riguarda le aree a concreta disposizione da parte del Consorzio Spazio e Impresa (dove siedono Ansaldo, Elsag, Flncantieri, Italsider, Selenio, Sistemi Urbani) è stata conclusa la stesura definitiva dell'assetto del Ponente genovese; lo studio porta la firma dellltalimpianti e della Sistemi Urbani, società del gruppo Iri-Italstat. Non ancora presentato ufficialmente ha ottenuto, con vari correttivi, l'assenso di tutte le società interessate, in quanto proprietarie delle aree in questione. «Stampa Sera» è in grado di anticipare punto per punto le decisioni prese circa il riassetto del Ponente genovese e la sua integrazione con la città. Le linee guida di questo progetto sono cinque: il polo tecnologico a Sestri Ponente; la linea di costa da Cornigliano a Voltri come area di servizi alla città; la realizzazione della bretella autostradale Rivarolo-Voltri; insediamenti di cornice da affiancare a quelli esistenti con realizzazione di parchi e spazi verdi; nuovo ruolo di Voltri anche in previsione dell'ultimazione del suo porto. Campi. Tra le iniziative immediatamente operabili, lo studio punta sull'area di Campi che dovrebbe essere dismessa entro l'anno a causa della chiusura parziale dello stabilimento siderurgico dellltalsider, dove dovrebbero sorgere il «polo tecnologico» ed essere localizzate nuove attività industriali. L'area a disposizione è di circa 22 ettari. «L'opportunità rappresentata da Campi — si legge nel progetto — non può andare persa in quanto la dimensione dell'area, i suoi valori na¬ turali, la sua importanza nell'ambito urbano fanno sì che l'intervento su queste aree possa realmente costituire un primo decisivo passo in una nuova direzione che porti al recupero del Ponente, alla sua integrazione della città. Il polo tecnologico produttivo si prevede conterrà al suo intemo una serie di funzioni diverse: industrie leggere e medio piccole, laboratori di ricerca, servizi di supporto e di territorio avanzato, attività ad alta tecnologia, servizi reali alle imprese: Elsag-Selenia. Dalla stesura definitiva di questo piano è risutata confermata la precedente valutazione positiva di un rafforzamento del polo Elsag-Selenia. «La volumetria che si intende realizzare (354 mila metri cubi) corrisponde ad effettive esigenze di espansione», è la conclusione dei redattori del progetto. A differenza della stesura precedente — in cui le volumetrie dovevano rimanere costanti, solo razionalizzate — è ora previsto un grosso aumento di spazi che andranno alTElsag e alle sue controllate. Piaggio. Legata al problema delle aree Flncantieri c'è l'espansione richiesta dalla società aeronautica Piaggio. Tra le tre possibili alternative di espansione (su area Flncantieri ad Ovest, su aree Italsider ad Est, su riempimento mare a Sud) lo studio propenderebbe, dopo un'analisi dei costi, ad avallare la possibilità di un'espansione verso la Flncantieri, in contrasto però con la Regione che invece privilegia la soluzione sull'area Italsider per realizzare una fascia continua di servizi ed attrezzature aperte al pubblico lungo la costa, dall'aeroporto a Pegli Ansaldo. Le attività industriali verranno concentrate a Campi e nella parte a Nord della ferrovia nell'area di Sampierdarena liberata dovrebbero concentrarsi centri direzionali dell'azienda ora sparsi in varie zone di Genova. Realizzazione. Sergio Carbone, super-consulente genovese e presidente del Consorzio Spazio e Impresa tiene a precisare: 'L'obiettivo del consorzio è la reindustrializzazione ma ponendo le premesse urbanistiche necessarie per la sua realizzazione. Il consorzio con questa stesura definitiva del progetto ha per ora esaurito la sua attività. Ora si devono avviare altre fasi». Secondo indiscrezioni, il Consorzio Spazio e Impresa verrà trasformato in una società per azioni in cui tutti 1 soci faranno confluire le aree di cui dispongono. Manca ancora una precisa indicazione circa la società che dovrà «promuovere» di concreto i nuovi insediamenti. Paola Mattarana Una veduta della zona industriale di Genova. Sullo sfondo gli stabilimenti dell'Italsider

Persone citate: Sergio Carbone

Luoghi citati: Genova, Rivarolo, Roma, Sestri Ponente, Voltri