Samb prodiga col Catanzaro

Samb prodiga col Catanzaro Samb prodiga col Catanzaro Un infortunio difensivo di Mangoni ha permesso a Piccinno di realizzare il gol vincente (45') - La squadra calabrese è apparsa l'ombra di se stessa di FABIO BLASCO CATANZARO — Ha seminato poco e male il Catanzaro che. però, ha raccolto buoni frutti. Ancora peggio ha fatto la Sambenedettese che si e limitata a «trotterellare» in una limitata fascia centrale: ma, quando ne veniva fuori, non combinava nulla di buono. La squadra di Di Marziu era chiamata a una conferma, dopo la scoppiettante prestazione di domenica scorsa, ma il gioco, questa volta, ha lasciato a desiderare. I giallorossl sono apparsi sotto ritmo e fuori partita. Tanti passaggi sbagliati, tanta confusione e approssimazione. I padroni di casa accusavano un'incapacità di comunicazione fra loro. Facchetti, ancora una volta, ha rinunciato a fare il protagonista limitandosi a giocherellare con -tocchetti» di poco conto, mentre Borrello e Rastelli, gli uomini tutto pepe di Di Marzio, venivano arginati da Ficcadenti e Nobile. Ritornando alla squadra di Riccomini. c'è da dire che se i rossoblu non cambiano men¬ talità in fretta e non ricorrono a qualche rinforzo, difficilmente riusciranno a risalire dal profondo pozzo in cui sono andati a cacciarsi. Per sbloccare il risultato, nonostante le numerose iniziative dei calabresi, c'è voluto un infortunio difensivo di Mangoni. Il primo tempo era ormai scaduto quando il libero rimetteva una palla sbucciata da Rebonato a Piccinno, che in tutta corsa insaccava. Un'autentica strenna Si attendeva nella ripresa la rabbia della Samb, offesa anche dalla malasorte, ma gli ospiti continuavano a sonnecchiare nel loro inutile -giochetto- di centrocampo. Era sempre, invece, il Catanzaro con velenose azioni di rimessa, un po' «scollate- ma pur sempre pungenti, a farsi sotto. Dunque era cosi al 48' con Rastelli, al 61' con Piccinno, al 74' con una bella combinazione fra Rebonato, Rastelli e Sacchetti, che il Catanzaro andava vicino al raddoppio. All'80' spuntava la testa di Cardelli, che però suggeriva solo una sfumata impressione di pericolo.

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