Processo strage di Natale Un pentito accusa gli «007»

Processo strage di Natale Un pentito accusa gli «007» Processo strage di Natale Un pentito accusa gli «007» «Volevano far credere a uno scoppio di petardi» FIRENZE — L'ombra dei servizi segreti ha fatto la sua comparsa al processo per la strage del treno rapido «904» Napoli-Milano del 23 dicembre 1984 (16 morti e 266 feriti). Davanti alla Corte di assise di Firenze — dove si è appreso che il tribunale della libertà ha respinto il ricorso dell'ex deputato missino Massimo Abbatangelo contro il mandato di cattura emesso nei suoi confronti — ha deposto ieri Armando Bloch, commerciante napoletano, cognato di Luigi Cardone, imputato di strage. Bloch, ex funzionario del Comune di Napoli e per un certo periodo informatore dell'Arma, ha detto di essere stato indotto da ufficiali dei servizi segreti, nel maggio scorso, a rilanciare — con un memoriale inviato alle pro, cure della ReBÙbbUcja^dlFV I renze e Napoli l'ipotesi, con¬ siderata dalle parti civili un tentativo di «depistaggio», che la strage non fosse frutto di un attentato, ma fosse stata causata dall'esplosione fortuita di una valigia carica di «botti»» di Natale. L' ipotesi era stata formulata da una relazione tecnica elaborata da due esperti dell' Accademia navale di Livorno. Ieri Block ha detto che aveva ricevuto anche in precedenza, dai carabinieri di Napoli, l'esortazione a sostenere l'ipotesi dell'incidente. "Una prima volta il brigadiere Giovanni Marino mi esortò a riferire al dottor Nunziata (il giudice che condusse la prima inchiesta, ndr) la possibilità che la strage fosse stata provocata dall'esplosione accidentale di una valigia di petardi. La cosa mi è stata rifatta adesso^, io. Jiascritto la raccomandata».

Persone citate: Armando Bloch, Bloch, Block, Giovanni Marino, Luigi Cardone, Massimo Abbatangelo

Luoghi citati: Comune Di Napoli, Firenze, Milano, Napoli