Due mesi d'arresto a Fedele con l'accusa di inquinamento

Due mesi d'arresto a Fedelecon l'accusa di inquinamento L'amministratore dell'Ecolibarna di Serrayalle Due mesi d'arresto a Fedelecon l'accusa di inquinamento Dovrà anche risarcire i danni • In aula, come teste, Dario Asterò SERRA VALLE SCRIVIA — Giuseppe Fedele, 58 anni, secondo l'accusa amministratore della «Ecolibama», è stato condannato ieri dal pretore Briata a due mesi di arresto per violazione alle norme sullo stoccaggio e lo smaltimento dei rifiuti. L'azienda serravallese era nata per smaltire i rifiuti industriali tossici e nocivi e invece avrebbe contribuito ad inquinare l'ambiente. Per le stesse accuse il 16 marzo scorso il pretore di Serravalle Scrivia aveva già condannato altri tre responsabili della «Ecolibama», il casalese Dario Asterò, definito «il factotum dell'azienda»; Alipio Sciamanna, genovese, e Luigi Milanese, tortonese. che in periodi diversi sono stati amministratori unici. Al termine di quel dibattimi-nto il dottor Briata aveva annunciato l'apertura di un procedimento contro Fedele, definito dagli imputati -come unico e yero responsabile dell'Ecolibarna-. Giuseppe Fedele è così comparso a giudizio per rispondere, come amministratore di fatto, di non avere evitato perdite di sostanze inquinanti durante le fasi di trasporto, raccolta e smaltimento dei rifiuti tossici e di non aver fatto recintare lo stabilimento secondo le prescrizioni regionali. Inoltre di aver scaricato liquami provenienti dal depuratore sul terreno dell'impianto. Per queste imputazioni e stato condannato a due mesi di arresto ed al risarcimento dei danni, da stabilire in separata sede, alla amministrazione provinciale di Aless rodila costituitasi parte civile con il patrocinio degli avvocati Claudio Simonelli e Alberto Velia. L'accusa di aver esercitato lo smaltimento in un periodo in cui l'azienda non era autorizzata è caduta per prescrizione mentre dall'imputazione di aver utilizzato l'inceneritore per smaltire rifiuti nel periodo in cui doveva funzionare soltanto per permettere una perizia ordinata dal giudice, Giuseppe Fedele è stato assolto per insufficienza di prove. Gli avvocati Velia e Simonelli hanno chiesto l'affermazione di responsabilità dell'accusato ed il pm Cavazza ha proposto due mesi e mezzo di arresto. Il difensore Aldo Paneri ha sostenuto la non colpevolezza di Fedele. Interrogato dal pretore Briata, l'imputato ha respinto ogni accusa dicendo di non aver avuto nulla a che fare con la «Ecolibama»: aveva il compito di liquidatore della raffineria «Gastaldi» chiusa per il mancato rinnovo dell'autorizzazione ministeriale e sulle cui ceneri è sorta l'azienda al centro delle accuse di inquinamento. In aula è comparso anche Dario Asterò che ha ribadito le accuse a Fedele già sostenute nel processo a carico suo. di Sciamanna e Milanese. Nessuno scontro tra Asterò e Fedele, che si sono ignorati. Franco Marchiaro