Vendute cozze inquinate in cinque città del Veneto
Vendute cozze inquinate in cinque città del Veneto Vendute cozze inquinate in cinque città del Veneto Sono spagnole - Già recuperata una parte VENEZIA — Allarme nel Veneto, ieri, per la comparsa sul mercato di 120 chilogrammi di cozze inquinate da biotossine, che possono causare disturbi gastroenterici e al sistema nervoso centrale. Le cozze, provenienti dalla Spagna, erano arrivate al mercato ittico di Chioggia: un centinaio di quintali erano stati posti sotto vincolo sanitario, per analizzate come vuole la prassi. 1120 chili, però, sono sfuggiti ai controlli: prima ancora che conoscessero i risultati delle analisi, eseguite dal laboratorio delle acque di Cesenatico, erano già stati portati al mercato di Venezia, e da qui smistati in molti centri delle province di Venezia, Treviso, Vicenza e Udine. L'allarme è stato dato dai responsabili dell'Ufficio veterinario del mercato di Chioggia. Immediatamente si sono mobilitati i carabinieri del Nucleo antisofisticazionc di Treviso e i vigili sanitari. -Le analisi sui molluschi — ha detto il responsabile dell'Ufficio igiene sanitaria di Chioggia — hanno riscontrato la presenza di biotossinc algali idrosolubili del tipo "P-S-P"». Ma come è potuto accadere che una quantità così rilevante abbia lasciato il mercato ittico prima del via libera dell'autorità? I carabinieri hanno avviato indagini. Intanto la ricerca delle cozze pericolose ha dato i primi ri¬ sultati: a Mestre sono stati rintracciati una ventina di chili, a Vicenza dieci e a Codroipo ancora una ventina. Ma restano sul mercato una settantina di chilogrammi, che pare sarà difficile recuperare. E' certo — osservano allarmati i responsabili del settore veterianrio dell'Usi di Venezia — che una parte delle cozze sia stata venduta anche al minuto. Appelli a non consumare i molluschi inquinati sono stati diffusi dalle emittenti radiofoniche e televisive locali e dai giornali veneziani. Per ora, comunque, non sono stati segnalati casi di intossicazione dovute all'ingestione delle cozze spagnole. -Chi mangia due o tre cozze non rischia nulla — ha detto il dott. D'Andrea dell'Usi 36 — se invece se ne mangiano molte allora si possono accusare anche formicola alle mani e ai piedi e crampi muscolari-. Possono verificarsi anche casi di paraUsi. Le indagini riguardano anche l'esatta provenienza dei mitili, e quindi le ragioni dell'inquinamento. E, mentre con il diffondersi degli avvertimenti e degli appelli le preoccupazioni si vanno affievolendo, rimane l'inquietudine per quanto riguarda il futuro: come evitare che l'incidente si ripeta? e.b.
Persone citate: D'andrea
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