Valeo rinuncia all'opa

Valeo rinuncia all'opa De Benedetti lascia via libera all'offerta della cordata francese Valeo rinuncia all'opa «Non abbiamo voluto fare un rilancio folle, né sfidare i nostri clienti» - In vista nuove operazioni - Vicina un'intesa con la Midland per l'Euromobiliare MILANO — La Valeo non rilancia la sua offerta per l'Epéda Bertrand Faure e lascia via libera alla cordata francese guidata da Pierre Richier, presidente della stessa Epeda. Formalmente la Valeo, che la capo alla Cerus di Carlo De Benedetti, non ha ancora ritirato la sua offerta pubblica di scambio per conquistare la società di componentistica d'Oltralpe, ma, a questo punto, non può comunque competere con il fronte rivale, composto da Peugeot, Renault, Axa, Midi. Société Generale e Michelin. ■ Non abbiamo voluto fare un rilancio folle, né sfidare i nostri clienti — ha dichiarato Noel Goutard. presidente della Valeo —, ritireremo l'offerta non appena l'opa lanciata dal presidente dell'Epéda avrà ottenuto tutte le autorizzazioni e sarà diventata irrevocabile-. A bloccare l'iniziativa della Valeo non è stata solo la prospettiva di un nuovo, difficile, costoso braccio di ferro con l'establishment finanziario e industriale di Parigi, quanto, piuttosto, il fatto che i suoi stessi clienti si siano schierati nella cordata Richier. -Il gruppo Psa-Renault — ha significativamente ammesso Goutard — rappresenta il 50VC del fatturato della Valeo-. A questo punto cosa intende fare la Valeo? -Stiamo al gioco fino in fondo — ha aggiunto il presidente —, apporteremo solo alla conclusione dell'opa il nostro S9t di Epéda che abbiamo acquistato in Borsa-. Aderendo alla proposta di Richier la società dell'inge gnere incasserà 1250 franchi per azione. Per attutire il colpo incassato in Francia, la Valpn si sta guardando attorno sul mercati stranieri Lo stesso Goutard ha elencato una serie di possibili operazioni future. Sono in corso trattative per una joint venture con la Acustar, filiale della Chrysler, nel settore della climatizzazione e del riscaldamento; c'è allo studio l'acquisizione di un'azienza Usa di componentistica e della maggioranza della spagnola Clausor (prodotti anti-furto). Archiviata, con qualche rimpianto, l'operazione Epeda, De Benedetti si sta attivando su altri fronti. Uno molto importante, da diversi mesi aperto, è quello dell'Euromobiliare il cui assetto azionario è in costante movimento. Domani è previsto un incontro tra l'amministratore delegato Guido Roberto Vitale e i vertici della Midland Bank, una delle banche di -clearing- inglesi e uno dei maggiori istituti europei. La banca è interessata ad entrare in Euromobiliare con un quota significativa (si parla del 30-40Tr), ma, come ha precisato Ernest Brutsche della Midland, -le trattative sono difficili e non è certo che si arrivi a una conclusione mercoledì-. Tutti i grandi azionisti della banca d'affari italiana (De Benedetti, Gardini, Berlusconi) sono d'accordo nell'approfondire i contatti con la Midland. Se poi si arriverà a un accordo, molto probabilmente i tre maggiori soci metteranno a disposizione le azioni per formare la quota da destinare al partner inglese. Un accordo con l'Euromobiliare consentirebbe alla Midland di entrare sul mer cato finanziario italiano in una posizione privilegiata rispetto ad altri concorrenti europei. Per la società milanese un'intesa con l'istituto britannico aprirebbe inte ressanti possibilità di internazionalizzazione. Anche nell'editoria De Be nedetti è in movimento. Ieri è stato ufficializzato l'accordo tra la Mondadori e il gruppo statunitense Time per la creazione di Fortune Italia, società paritetica, che pubblicherà l'edizione ita liana di Fortune. La rivista che uscirà nei primi mesi dell'89, avrà scadenza men sile e una tiratura di circa 50.000 copie. Rinaldo Gianola

Luoghi citati: Axa, Fortune Italia, Francia, Milano, Parigi, Peugeot, Renault, Usa