Bush verso la vittoria

Bush verso la vittoria Oggi l'America sceglie il Presidente, dopo otto anni di Reagan Bush verso la vittoria I sondaggi unanimi: il candidato repubblicano ha 9-12 punti di distacco sul rivale - Uno solo prevede uno scarto di cinque punti - Dukakis continuerà a fare campagna anche dopo l'apertura delle urne WASHINGTON — L'America sceglie il Presidente. Dopo otto anni di reaganismo, al termine di una campagna elettorale violenta, con Bush e Dukakis spesso contrapposti anche sul piano personale, dopo una coraggiosa rimonta del candidato democratico nei sondaggi quasi tutti a favore del vicepresidente, concluso l'ultimo drammatico tour di comizi attraverso gli States, si aprono le ume. Sono chiamati al voto 183 milioni di americani ma secondo le previsioni poco più della metà di essi eserciterà il suo diritto. Gli ultimi sondaggi assegnano a Bush un vantaggio su Dukakis oscillante tra i nove e i dodici punti e la ripresa di Dukakis, che sabato si era portato a sei-sette punti in media dal vicepresidente, ieri sera sembrava esaurita. Un solo sondaggio prevede uno scarto di cinque punti. Una delle consultazioni statistiche più accreditate l'hanno condotta il Washington Post e la catena televisiva Abc tra 9090 elettori in tutti i 50 Stati della Federazione. Il quotidiano e la tv affermano che «a 24 ore dall'apertura delle urne è in discussione il margine, non la vittoria di Bush'. Le ultime ore della campagna elettorale sono trascorse con i due candidati in aereo, un estenuante sprint finale fatto di comizi-lampo negli Stati più incerti. Il governa¬ tore del Massachusetts ha instancabilmente ripetuto i suoi slogan ostinatamente fiduciosi: -Ariana', stiamo per cogliere il trionfo-. I suoi ultimi attacchi a Bush sono divenuti più taglienti: «Vuole fare del suo vice Quayle il manager delle crisi: ma Quayle non è un manager, è la crisi». Il Duca ha insistito sui temi sociali rispolverati negli ultimi giorni di battaglia: «Noi siamo l'America, loro sono il privilegio». Dukakis compirà oggi, in extremis, le ultime puntate negli Stati più contesi. Il vicepresidente ha ripercorso l'itinerario elettorale del rivale, inseguimento che sembra condotto per non lasciargli nessuno spazio, fino all'ultimo: «I democratici dicono di sentire il profumo della vittoria ma è la puzza della disfatta». Reagan, che aveva tenuto un ultimo comizio per il vicepresidente in California, è rientrato alla Casa Bianca applaudito da folle osannanti, con cartelli con su scritto «Leggenda, ritorna», «Quattro anni ancora», manifestazioni intese come segno di scontento per i candidati. Gli ultimi seggi si chiuderanno alle 21 in California, le sei di domani mattina italiane: ma i primi risultati giungeranno in Europa poco dopo la mezzanotte. (Servizi alle pagine 4 e 5)

Luoghi citati: America, California, Europa, Massachusetts, Washington