Mette il dito tra Sonya e Tolstoj di Lia Wainstein

Mette il dito tra Sonya e Tolstoj UNA STUDIOSA INDAGA SU UN LUNGO AMORE E SULLA SUA TUMULTUOSA FINE Mette il dito tra Sonya e Tolstoj Con Dante e Shakespeare, Lev Tolstoj è probabilmente uno degli scrittori più citati e studiati, più attuali della letteratura europea. Ai lettori vengono proposti dei suoi inediti, come le due Interviste — pazientemente ripescate dal critico sovietico Laksin — allo svizzero Claparède (1897) e all'ungherese Serenyi (1905) uscite nel mensile Junost di settembre, e si offrono delle interpretazioni nuove e convincenti di un argomento che si potrebbe credere esaurito, quale la vita coniugale di Lev e Sofia Tolstoj (detta Sonya in famiglia). Tracciarne un quadro desunto dalle descrizioni dei protagonisti è l'impresa affrontata da Louise Smoluchowski nel suo libro ■Lev and Sonya - The Story of the Tolstoj Marriage, pubblicato a New York da Putnam e ora, in paperback, da Paragon House, e anche a Londra e Parigi. L'autrice è americana, sposata con un astrofisico, madre di due figli, residente a Austin nel Texas, non si occupa professionalmente di letteratura ma, spinta dal suo spontaneo interesse, ha dedicato anni allo studio di appunti, diari, lettere, libri di quattro figli dei Tolstoj e sette anni ancora alla stesura dell'attuale opera. Lo ha fatto con grande intuizione e senza faziosità, riuscendo a immergere una vicenda nota nei minimi particolari in quanto a personaggi coinvolti, fatti, date, in un clima più umano e, si direbbe, più autentico. Quanti finora avevano rievocato il dramma della famiglia Tolstoj, quell'amaro conflitto che precedette la morte dello scrittore (1910) si erano di solito orientati o secondo concetti maschilisti, giustificando il comportamento di Lev, dei suoi discepoli e amici e di alcuni figli o, invece, secondo gli opposti criteri del femminismo. Louise Smoluchowski, al contrario, nell'indagare sui motivi delle sofferenze che si inflissero un uomo geniale e una donna straordinaria per mente e carattere dopo una convivenza di quasi mezzo secolo, ha cercato semplicemente di approfondire e capire senza pregiudizi, attingendo dall'ampia documentazione disponibile. La storia del matrimonio (1862-1910) si divide, secondo l'autrice, in tre fasi. Durante i primi vent'anni l'amore è sereno: "Grazie al suo talento critico, scrive il pittore Leonid Pastemak, padre del poeta, Sonya seppe comprendere il lavoro dell'artista e aiutare il marito». Segue un periodo di crisi, in cui lo scrittore si occupa più di religione e di filosofia che di letteratura. I rapporti affettivi si riallacciano felicemente negli Anni Novanta e insieme si verifica il ritomo alla grande narrativa con opere quali Sonata a Kreutzer, Risurrezione, Hadji Murai, Padre Sergio. 'Questo rapporto, osserva la Smoluchowski, avrebbe potuto continuare fino alla morte di Lev se non vi fossero state le ingerenze della loro figlia Aleksandra e del discepolo dello scrittore, Vladimir Certkov». Va tenuta presente inoltre la comune tendenza dei coniugi a sfogare nei diari più i malumori e l'irritazione che la felicità. E vanno tenute presenti, soprattutto, le contraddizioni che in un uomo dalla personalità così ricca e complessa non potevano mancare. Basti pensare all'atteggiamento verso le donne. La moglie p in solo fu la devota copista dei manoscritti di Lev, ma per molti versi ispirò anche alcune delle opere maggiori. Tolstoj intanto, mentre s'illudeva di tenere la propria misoginia di fondo separata dal¬ le donne della sua famiglia, rimaneva convinto che 'la donna fa una grande opera. Mette al mondo i figli, ma non mette al mondo delle idee. Questo è fatto dagli uomini». D che non gli impedisce di definire 'animalesco- l'amore di Sonya (dopo quattordici gravidanze) per il figlioletto Vanja, morto in tenera età. Eppure, nel 1870 aveva scritto: -negami tra marito e moglie non sono fondati né su un contratto né sull'unione carnale... in cui vi è qualcosa di spaventoso e di blasfemo. Il blasfemo è assente solo quando vi è procreazione, altrimenti il sesso è peccato-. Seria fonte di conflitti fu poi l'aspirazione di Tolstoj a un ideale teorico di povertà. Ma non aveva insegnato ai figli a lavorare. Ed egli stesso, grazie ai guadagni di Sonya, pur da lui disapprovati, una volta partì, per far visita a un discepolo, con tutto un seguito: la figlia Alessandra, il medico di casa Makovicldj, il segretario Bulgakov e un domestico. Rancori, incomprensioni e accuse ingiuste, ritiene la Smoluchowski, avrebbero tuttavia potuto appianarsi qualora nei rapporti tra i coniugi non fossero intervenute due influenze nefaste. Gelosa e colma di sentimenti ostili alla madre, la figlia Aleksandra si alleò con Certkov, che mirava a distruggere moralmente Sonya al fine d'impradronirsi di tutti 1 manoscritti di Tolstoj, compresi quelli antece¬ denti al 1881. sui quali Sonya aveva i diritti. Nel 1913 i due complici rivolsero una richiesta in tale senso al ministro dell'Istruzione, ma il Senato assegnò tutti i manoscritti alla vedova, che li affidò all'attuale Biblioteca Lenin. Morta Sonya (1919), Certkov fece tradurre in inglese Hadji Murat e ven dette i diritti a un editore americano, intascando un guadagno che aveva indotto Lev a rifiutare ai propri figli e nipoti. E guadagnò ancora con un libro definito da Sergej Tolstoj -una diatriba unilaterale contro mia madre». Furono gli intrighi e le calunnie del rapaci -tolstojanv a provocare la fuga da casa di Tolstoj il 28 ottobre 1910. Secondo il figlio Hja, lo scrittore era in una situazione senza uscita, non poteva confessare alla moglie di aver fatto un te stamento segreto per non danneggiare i suoi -amici debolezza e smemoratezza aumentavano, la santa vita sognata da Tolstoj era un pre testo, "malato nel corpo e nel la mente, partì per sfuggire alle torture morali ormai insopportàbili». "La fuga di Lev» conchiude la Smolucho wski -potrebbe essere consi derata una fuga da se stesso più che da Sonya; se lo scrittore fosse rimasto vivo, la fu ga avrebbe potuto agire come un catalizzatore che lo avreb be ricondotto dalla moglie». Lia Wainstein

Luoghi citati: Austin, Londra, New York, Parigi, Putnam, Texas