Weekend da 65 miliardi

Weekend da 65 miliardi Weekend da 65 miliardi DAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON — E* in corso il weekend più costoso della storia elettorale americana, un weekend da 50 milioni di dollari, 65 miliardi di lire, in cui non solo i candidati alla presidenza e alla vicepresidenza, ma anche quelli alla Camera, el Senato e via di seguito spareranno le loro ultime car- ■ tucce in vista del voto di martedì. Si tratta della passerella finale dei due partiti, repubblicano e democratico, -le 96 ore di fuoco- ha detto Mario Cuomo in un'intervista -che decideranno il destino politico dell'America nei prossimi quattro annU. Bush, Dukakis e i loro uomini vi si sono lanciati con tutte le energie residue, sfoderando nuovi spot televisivi. Impegnandosi per brevi apparizioni nei più importanti show, e riservandosi mezz'ora ciascuno su tutte le reti tv per un appello conclusivo al Paese, lunedi sera. Tutto questo senza rinunciare ai comizi in un vorticoso tour. n bilancio record sarà quello di Los Angeles, la megalopoli della California, lo Stato più importante, conteso e incerto della Fe¬ derazione Usa, con 47 grandi elettori su un totale di 538.1 due partiti vi investiranno oltre 7 milioni di dollari, quasi 10 miliardi di lire. Dukakis ha preparato uno spot televisivo che spera metta ko Bush. Si riferisce al senatore Quayle, il candidato repubblicano alla vicepresidenza che assomiglia a Robert Redford, ma non piace agli americani. Mostra Bentsen, il numero due democratico, quando lo demolì nel dibattito tv del mese scorso, in cui Quayle si paragonò incautamente a Kennedy. 'Senatore- gli disse Bentsen «io ho conosciuto Kennedy. Io ho lavorato con Kennedy. Kennedy era mio amico. Senatore, lei non è Kennedy-. Non si sa quale spot televisivo abbia preparato Bush in risposta. All'approssimarsi del voto, il clima ricorda quello delle finali dei mondiali di calcio, anche se quest'anno il pubblico è disattento. Come nelle grandi fiere di paese, gli entourages hanno mobilitato persino gli attori di Hollywood e gli eroi dello sport. Bush si presenta ai comizi con Charlton Heston o con Arnold Schwarzenegger — che ha sposato una Kennedy — oppure col ma¬ nager della squadra di baseball di Los Angeles, Tony La Sorda, un italo-americano che il giorno prima delle partite cucina piatti di spaghetti per 1 suoi campioni. Dukakis si fa scortare da Paul Newman, da Barbra Streisand, o dall'ostacolista Ed win Moses, due volte vincitore delle Olimpiadi. Dovunque bandiere, inni nazionali, distintivi, applausi. Secondo Cuomo lo spettacolo è più necessario che mai: -Scherziamo?- ha detto: «/Z 20 per cento degli elettori è ancora indeciso-. Dalle descrizioni del loro seguito, i candidati vivono questo weekend in modo diametralmente opposto. Dukakis è stanco, teso all'improbabile sorpasso, Bush invece -assapora in anticipo la luna di miele-, come ha scritto il Washington Post, è cioè fiducioso nella vittoria. Mentre il governatore salta da una città all'altra su un vecchio aereo della Presidential Airways, nome che potrebbe rivelarsi non profetico, il vicepresidente viaggia sull'apparecchio della Casa Bianca, Air Force One, al suono di una canzoncina di moda, «Do not worry, be happy», non ti preoccupare sii felice, e. C.

Luoghi citati: America, California, Hollywood, Los Angeles, Washington