Caso Danzica: il sindacato ufficiale con Solidarnosc

Caso Danzica: il sindacato ufficiale con Solidarnosc L'inedita alleanza per opporsi alla chiusura dei cantieri Lenin ha spiazzato Jaruzelski, che oggi incontra la Thatcher Caso Danzica: il sindacato ufficiale con Solidarnosc VARSAVIA — Solidarnosc e il sindacato ufficiale Opzz si batteranno insieme contro la decisione del governo di chiùdere i cantieri navali Lenin'di'Danzica. La risoluzione che sancisce l'accordo è stata letta ieri mattina durante un'assemblea svoltasi all'interno dei cantieri, cui hanno partecipato quasi tutti i 10 mila operai dell'impianto. Intervenendo alla riunione, Lech Walesa ha escluso, almeno per il momento, il ricorso allo sciopero, "Che non farebbe altro che peggiorare la situazione». -Le forme di lotta dobbiamo ancora trovarle. Ma è certo che ci batteremo» ha detto Walesa, esprimendo la propria soddisfazione per l'accordo raggiunto con l'Opzz, prova di come «i sindacati possano adottare una posizione comune purché non siano messi uno contro l'altro da forze esterne». Per ora i lavoratori dei cantieri Lenin hanno deciso di riunirsi ogni martedì mattina alle nove fin quando il governo non avrà rivisto la decisione annunciata lunedì scorso. Ieri gli operai sono tornati normalmente al lavoro dopo il lungo ponte di Ognissanti, accogliendo, cosi, l'invito rivolto loro dalla' direzione. Il comitato locale di Solidarnosc ha deciso di tentare la via del dialogo con i dirigenti della fabbrica e di chiedere loro la revisione del provvedimento di chiusura. Walesa ha ribadito che, dopo la decisione del governo, la tavola rotonda fra autorità e opposizioni, promessa in agosto e finora rinviata, non ha più "alcun senso». Pur dichiarandosi sempre disposto al dialogo, il leader sindacale ha affermato che questo non sarà possibile finché il governo non avrà rivisto le sue recenti prese di posizione. Commentando l'accordo, il portavoce nazionale del sindacato ufficiale, Franciszek Ciemny, ha sottolineato che «per la prima volta l'Opzz e Solidarnosc sì sono accorda¬ te ufficialmente anche se non tutti i sindacalisti sono disposti a difendere i cantieri navali ad ogni costo». .Ciemny ha detto .inoltre che Tà segreteria del suo sindacato, riunitasi ieri, ha accolto il programma di riforme economiche del governo, ma ha deciso di premere per una ristrutturazione dei cantieri Lenin, tesa a migliorarne la produttività e l'efficienza, respingendo la chiusura. Anche il direttore dei cantieri navali, Czeslaw Tolwinski, si è schierato con gli operai affermando che la chiusura non ha alcuna giustificazione economica, dato che la situazione produttiva è notevolmente migliorata negli ultimi tempi. Tolwinskj ha detto inoltre che cercherà di impedire la liquidazione dell'impresa con tutti i mezzi legali a sua disposizione. Ora che Solidarnosc ritiene inattuabile la tavola rotonda, il primo ministro Mieczyslaw Rakowski, scordate le esitazioni delle scorse settimane, ha proposto di tenerla -nei prossimi giorni», spiegando di avere autorizzato il ministro dell'Interno, gen. Czeslaw Kiszczak, a mettersi in contatto con Lech Walesa per -superare insieme le difficoltà» che si frappongono al negoziato. Il portavoce di Solidarnosc, Janusz Onyszkiewicz, ha dichiarato che -se questa proposta fosse stata fatta solo quattro giorni fa, sarebbe stata asfai positiva» mentre ora appare soprattutto come, uno strumento propagandistico per cercare di nascondere la chiusura delle autorità nei confronti del dialogo e della legalizzazione del sindacato. -Una mossa — ha detto il portavoce — cui non è estranea la visita del premier britannico signora Thatcher». Il premier inglese, ricevuto ieri con tutti gli onori da Jaruzelski, vuole soprattutto farsi un'idea della situazione economica e socio-politica del Paese. (Agi-Ansa)

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