«Là è stato sepolto il rapito» ma il cadavere non si trova
«Là è stato sepolto il rapito» ma il cadavere non si trova Nel Pavese i carabinieri scavano nel giardino di una villa «Là è stato sepolto il rapito» ma il cadavere non si trova In sequestratore arrestato: «Gianfranco Trezzi è stato ucciso» - Ma gli inquirenti ora dubitano DAL NOSTRO INVIATO PAVIA — I carabinieri stanno cercando il cadavere di un rapito che sarebbe sepolto nel giardino di una villa della frazione Vlllareale di Cassolnovo, a una decina di chilometri da Vigevano. Stanno scavando da sabato pomeriggio con pala e piccone in un ettaro e mezzo di terra coperta da faggi, pioppi e pini marittimi. Lunedi si sono serviti anche di una ruspa e hanno chiesto l'aiuto di due sensitivi, sembra inglesi. Il cadavere non è stato trovato e le ricerche continuano. il corpo sarebbe quello dell'industriale Gianfranco Trezzi, 57 anni, titolare di una piccola azienda che commercia tubi e prodotti siderurgici a Vimodrone. Fu sequestrato il mattino del 19 settembre scorso, mentre in auto si stava recando dalla sua villa di Crescenzago in azienda. Una settimana dopo i banditi chiesero ai familiari un riscatto di 5 miliardi. In seguito mandarono una fotografia Polaroid dove si vedeva l'industriale con in mano un quotidiano del 22 settembre. La famiglia Trezzi decise di pagare e incaricò un avvocato di seguire le trattative con i malviventi. Comunque non risulta che questi ultimi siano venuti in possesso del denaro. Poi l'agghiacciante notizia che l'industriale sarebbe stato ucciso e sepolto nel parco di una villa; una «soffiatafatta ai carabinieri da uno della banda che ha sequestrato Gianfranco Trezzi. Si tratterebbe di un giova ne fermato per un omicidio accaduto una settimana fa a Canzo, una frazione di Pe schiera Borromeo. Valerio Affaitato, 35 anni, residente a Buccinasco, fu prima picchiato, poi ucciso con un colpo di pistola al ventre da quattro o cinque persone. Un regolamento di conti? Forse, sospettarono i carabinieri, e orientarono le indagini fra i piccoli trafficanti di droga. Ma l'altra settimana i militari hanno messo le mani su uno dei presunti assassini di Affaitato, il quale ha raccontato tutta un'altra storia: La droga non c'entra niente, Valerio è stato ucciso perché pretendeva più soldi quando sarebbero stati spartiti i 5 miliardi della taglia chiesta per Trezzi: ■E Trezzi dov'è?-, hanno chiesto i carabinieri. ■E' stato ucciso perché aveva riconosciuto il basista. I suo corpo è sotto un metro di terra nel recinto di una villa a Cassolnovo». La villa si chiama «Tana del lupo- ed è lambita dal Ticino. Nel 1978 è stata acquistata dal geometra Renato Danne, 37 anni, separato dalla moglie e padre di due ragazzi. Abita a Milano in via Castaldo. Fino a qualche tempo fa era comproprietario di un'impresa edile, poi fallita. Danne è introvabile, forse è fuori Milano per lavoro. Ma ciò non ha impedito ai carabinieri di aprire la sua villa, che lui usava come «pied-à terre-, e scavare nel giardino alla ricerca di un cadavere. Ultimamente Danne andava di rado alla «Tana del lupo-. Quando gli affari gli giravano bene, arrivava con la Porsche da 100 milioni e fra gli alberi si sentivano musiche e risa femminili. Ultimamente Danne è stato visto arrivare in treno e anche in bicicletta e tra gli alberi si è solo più sentito il latrare di cinque pastori tedeschi ridotti alla fame. Sabato, per poter entrare nella villa, i carabinieri hanno dovuto chiamare gli accalappiacani perché gli animali erano inferociti, forse non mangiavano da una settimana. A Cassolnovo nessuno conosce il geometra Renato Danne. Ricordano solo che un paio d'anni fa aveva tentato di allevare cavalli e nel recinto della villa si era fatto costruire un stalla. Ma di cavalli al massimo ne sono stati visti tre. Che ruolo abbia avuto Danne nel sequestro dell'industriale Trezzi, è un mistero. Carabinieri e magistrati tengono la bocca chiusa: 'l'inchiesta è in una fase delicata, non possiamo rilasciare dichiarazioni". Ma tra gli investigatori qualcuno comincia a dubitare che Trezzi sia morto e sepolto nel parco della villa: «Se Danne fosse coinvolto nel sequestro, non avrebbe certamente lasciato seppellire un cadavere nel suogiardino». Intanto, secondo indiscrezioni e parziali ammissioni dei magistrati, sarebbero già stati arrestati la maggior parte dei sequestratori. Nessun nome è trapelato, ma i sostituti procuratori della Repubblica Lucio Barci e Salvatore Cappelleri, titolari dell'inchiesta, hanno parlato di arresti già effettuati ai danni di persone incensurate e di alcuni pregiudicati. Tra questi — ma la notizia non trova ancora conferma — anche il basista del sequestro, un amico della famiglia Trezzi: proprio l'uomo che, secondo la «soffiata» di uno degli arrestati, sarebbe stato I riconosciuto dal rapito. I Aldo Popaiz
Luoghi citati: Buccinasco, Canzo, Cassolnovo, Milano, Pavia, Vigevano, Vimodrone
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