La notte del rap dagli Usa con colore di Gabriele Ferraris

La notte del rap dagli Usa con colore Lunedì 31 al Palasport ipiù bravi figli dell'hip-hop La notte del rap dagli Usa con colore FINALMENTE rap. Negli States il figlio primogenito della cultura hiphop stenta a tenere il passo con le nuove tendenze musicali, e trascolora in house music, acid house, acid jazz: ma da noi arriva solo ora a miracol mostrare. Persin umiliante, se pensiamo che finora hanno cercato di gabellarci per rap quella pittoresca caricatura che risponde al nome di Jovanotti, per non parlare delle dubbie trovate quali Sei un pirla, criticabile canzoncina che pare vada per la maggiore nelle italiche discoteche. Niente di questo scemenzaio avrà diritto di cittadinanza nella notte del rap che Radio Stufi organizza lunedi 31 ottobre al Palasport (ore 21, ingresso 23 mila lire più duemila di prevendita). Ci saranno invece, vivaddio, splendidi alfieri del miglior rap: i Public Enemy, iRun Dmc, e due nomi nuovi dall'Inghilterra, Pop Will Eat ItselfeDerekB. Prima di presentare i protagonisti dellaserata, due parole per spiegare il rap: tutto comincia quando i disc-jockey americani di colore scoprono che mixando i di-' seni di black music, parlandoci ritmicamente sopra, fermandoli e strisciandoci la puntina del pick up («scratch», in gergo), si ottengono suoni fascinosi. Una cosa nuova, eppure vecchissima. Era già del blues l'improvvisazione di strofe su semplici tessuti musicali, il racconto dei fatti della vita che nasce dalla gente e per la gente. Quando anziché cantare si parlava ritmicamente, nasceva il «talking blues». Con il rap, insomma, il popolo dei blues si riprende la sua musica, rapinata in passato dall'industria discografica. E' la musica delle discoteche che sono diventate, a Chicago, a Washington, a New York, punto d'aggregazione della gente di colore. E' storia ormai vecchia. Oggi il rap ha perso parte delle sue connotazioni alternative, ma resta una musica viva e fresca, se non nuovissima — lo scoprono adesso soltanto quelli che hanno regolarmente le orecchie e gli occhi tappati a tutto ciò che non è mercato e establishment. Ciò detto, per sentire il vero rap appuntamento lunedi al Palasport. Si comincia alle 21 con i Pop Will Eat Itself, inglesi e bianchi, che coniugano ritmi hip-hop a insolenze punk. Sono andati a esibirsi anche in Unione Sovietica, e di questi tempi l'imprimatur di Oorby fa moda. Bravi. Segue, alle 22, un altro rapper britannico, ma di colore: si chiama Derek B., la primavera scorsa il suo primo album, Builei Front A Gun, ha fatto sfracelli in patria e negli Stati Uniti. Alle 23, i divi della serata. Con tutto il rispetto per i venerabili e venerandi Run Dmc, questi Public Enemy sono effettivamente la cosa più nuova e stimolante del calderone rap. Radicali, aggressivi nei contenuti e nelle musiche, in America li hanno definiti «la più grande rock and roll band del mondo». Esagerati: lo scettro dei Rolling Stones non si conquista neanche con due album sangue-sudore-eccitazióne quali Yol Bum Rush The Show e il recente 7/ Takes A Nation Of Millions To Hold Us Back. Però siamo pronti a scommettere che i rappers Chuk D. e Flavor Flav e il dj Terminator X sapranno fare sfracelli: naturalmente, con l'aiuto della Security Of The First World, il servizio d'ordine del gruppo capeggiato da Professor Grifi, inquieto ministro dell'Informazione. E a mezzanotte in punto arrivano loro, i Run Dmc, rapper del Queens, capiscuola incontrastati da quando, nell'86, il loro terzo ellepì Raisin' Hell (il primo, intitolato come il gruppo, uscì nell'84, il secondo, King O/Rock, nell'85) scalò le classifiche imponendo all'attenzione del pubblico giovane Joe «Run» Simmons, Darryl «Dmc» McDaniels e il dj Jason Mizel, meglio noto come Jam Master Jay. Ultimamente hanno debuttato anche al cinema con un film che si intitola come il loro ultimo 33 giri, Thougher Than Leather. Prevendite: Rock & Folk, Maschio, Ricordi, Discolo, Colosseo, Poma, New My Music, Punto Musicale, Hot Point, Videomusic, Discorso, Radio Flash; Astori (Rivoli), Disco Shop (Settimo), Disco Stai (Grugliasco), Paul Music (Chieri), Zelli (Carignano), Punto Musica (Chivasso), Magic Bus (Pinerolo), Radio Alfa (Cuorgnè). Gabriele Ferraris I Run Dine fra i protagonisti della serata Rap lunedì al Palasport