Gli italiani puntano su amori e tradimenti
Gli italiani puntano su amori e tradimenti Gli italiani puntano su amori e tradimenti L'idea era quella di un documentario su Bari, di una favola pugliese. Poi, da questo spunto. Silvana Abbrescia-Rath ha costruito il suo film, ha optato per la fiction e si è inventata un filo conduttore, un personaggio: Mira. E Mira, presentato in concorso, è una delle opere più curiose di questo Festival: per metà italiana e per metà tedesca, come la sua autrice, barese di nascita, traferitasi nella metà degli Anni 70 a Berlino, dove si è sposata con un tedesco. Tutti italiani gli attori, tutta tedesca la troupe. «A parte le quotidiane difficoltà linguistiche — commenta l'autrice — affrontate con un po' d'inglese, molta mimica e tanto spirito d'iniziativa da entrambe le parti, tutto si è svolto senza intoppi». Nel realizzare Mira, la cui vera protagonista è la città di Bari, Silvana Abbrescia ha voluto uscire da una mitologia che pretende il Sud solo povero, popolare, contadino. Attraverso gli occhi di Mira e con Mira, l'autrice è tornata nella sua città dopo una lunga assenza e per una settimana ha ritovato voci, suoni, luoghi, la sua lingua e le persone della sua giovinezza: vecchi compagni di scuola, l'ex fidanza¬ to commerciante, un amico libraio con cui, forse, sarebbe potuto nascere un amore. Alti due film, questi italiani al cento per cento, vengono presentati fuori concorso al Festival. Entrambi sono esordi nel lungometraggio particolarmente riusciti. Il bacio di Giuda di Paolo Benvenuti (presentato alla Settimana internazionale della critica dell'ultimo festival di Venezia), propone di leggere il tradimento dell'apostolo come un atto indispensabile alla salvezza dell'umanità: Giuda aveva compreso che Cristo doveva morire. Il tradimento era un atto dovuto, scritto nel copione della vita di entrambi. Benvenuti, già assistente di Straub e Huillet, è arrivato a o.uesto film dopo un'intensa attività come grafico, pittore, regista teatrale e produttore di film politici e di ricerca. Stesso sangue di Egidio Eronico e Sandro Cecca narra le vicende di Bruno e Irene, due fratelli orfani che fuggono dalla città e, furtarello dopo furtarello, arrivano a rapinare una banca. Il loro gioco con la vita si fa sempre più pericoloso, una fuga senza respiro, in mezzo a litigi e sfide continue. sa. co. Mi di Sil AbbiRth «Mira» di Silvana Abbrescia-Rath
Persone citate: Benvenuti, Egidio Eronico, Huillet, Paolo Benvenuti, Sandro Cecca, Silvana Abbrescia, Silvana Abbrescia-rath, Straub
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