Scarpe: quali e quando

Scarpe: quali e quando Scarpe: quali e quando LE tendenze per la moda maschile parlano chiaro: classico con brio e tanto country. E la scarpa? Pochi si sbilanciano. Anche perché non basta più sceglierla sobria e comoda. Bisogna vagliare accuratamente la marca, la forma, il colore e il pellame; poi decidere se la si vuole di nazionalità inglese, italiana o americana. Ma soprattutto è fondamentale tenere ben presente con che tipo d'abbigliamento e quando la si vuole indossare. Alla calzatura maschile di classe si richiede un'eleganza sommessa, da secondo sguardo, un'eleganza che non strappa l'esclamazione di sorpresa, ma può far ammutolire gli intenditori. Chi può permetterselo ovviamente sceglie le scarpe fatte a mano su misura, affidandosi a uno dei pochi maestri calzolai rimasti. Sono fior di professionisti che impiegano dalle 30 alle 35 ore per realizzare un paio di scarpe. Qualche nome? A Torino c'è Aldo Sacchetti, via Pietro Micca 17 (tel. 011547953), a Milano Gaetano Messina, via Volta 5 (tel. 026556505), Mario Orio, corso Venezia39 (tel. 02-790195), o Andrea Bentivegna, via Andegari 18, (tel. 02-860801). A Venezia il più famoso è l'atelier di Rolando Segalin, San Marco 4366 (tel. 0415222115) ; mentre a Firenze il top è Calogero Mannina, via Barbadori-23 rosso (tel. 055211060); infine a Roma c'è Gatto, in via Salandra 34, (tel. 06-4741450). Da questi artigiani un paio di scarpe su misura costa dalle 700 mila lire in su. Chi invece ama le scarpe inglesi fatte a mano deve rivolgersi al londinese Lobb e pagarle circa 2 milioni al paio. Il problema però non è tanto sul pronto o sul fatto a mano. Si tratta piuttosto di far ordine fra i vari stili e modelli che ultimamente si sono accavallati creando un po' di confusione. Vedi fran- cesine lisce in vitello nero col Jeans; Timberland o Tod's col completo grigio. Sono vezzi che pochi uomini possono permettersi senza stonare. Questo genere di mixage bisogna lasciarlo ai veri raffinati, e cioè a quelli che correggono la loro immagine con un dettaglio fantasioso che addosso a loro diventa stile; scimmiottato dagli altri è un vero disastro. Gli uomini dì temperamento serio preferiscono i modelli con le stringhe, mentre quelli più frivoli hanno un debole per le scarpe senza lacci, con nappe e fibbie. In questi casi è facile eccedere innamorandosi di modelli troppo appariscenti. Quando si acquista un paio di scarpe è sempre bene pensare a ciò che diceva Lord Brummell: -Un uomo elegante deve poter star fermo all'angolo di Piccadilly per un quarto d'ora passando inosservato». Appurato il fatto che un tacco di sobria eleganza non deve superare i due centimetri e mezzo e che i tacchi da torero piuttosto che da cowboy possono andar bene 5 minuti addosso a un quindicenne, vediamo quante e quali scarpe deve possedere un vero gentleman. A detta degli esperti, un guardaroba minimo, ma proprio minimo, prevedere sette paia di scarpe: due invernali, solide e robuste, tre estive, un paio da sera, e infine un paio casual per occasioni sportive e come riserva nella brutta stagione. Pochi cambiano calzatura a seconda delle ore del giorno, ma vediamo ugualmente, se cosi fosse, quali regole si dovrebbero rispettare. Di mattino si indossano francesine a Duilio, cioè traforate, con festoni e no, nere o marroni, a seconda del caso. Oppure Derby, con allacciatura a fibbia, in vitello o camoscio. Per il pomeriggio la scelta cade tra mocassini di vitello nero o marrone, Derby lisce, francesine di vitello marro¬ ne con puntale dal traforo leggero, francesine sottolineate da due cuciture traversali in punta. Per le serate non troppo formali via Ubera alle francesine di vitello nero liscio e ai mocassini sempre lisci, quasi a pantofola, neri, assolutamente privi di fronzoli come nappine o fiocchetti. Con lo smoking la francesina nera di vernice è di rigore, alcuni raffinatissimi la richiedono addirittura orlata in gros grain di seta sottile. E' un dettaglio difficile da trovare nella calzatura pronta. Con il frac indispensabili le classiche pumps, e cioè ballerine in vernice nera con fiocco piatto in gros grain di seta (ma i più coraggiosi. di solito i giovani, preferiscono la fibbia centrale, argentata, da piccolo Lord). Tutto dò vale a grandi linee per le occasioni più formali. La calzatura per il tempo libero Invece subisce molto l'influenza della moda, il fascino della griffe. Accanto alle Timberland, alle Cole-Haan e alle Tod's, ecco farsi avanti nuovi fenomeni. L'ultimo arriva da Londra ed è strettamente collegato con il neo stile country. Sono le scarpe Regent, circa 200 modelli per lui, ma anche per lei, dedicate al tempo libero e non solo. Carlo e Diana d'Inghilterra sembra vadano matti per queste calzature prodotte nello stabilimento di Kettering (Northamptonshire) sin dal 1897 e importate in Italia un anno fa dalla Mor Swind di Pollone. Sono scarpe solide e comode, isolate termicamente grazie alla vecchia lavorazione Goodyear, con versioni per ogni esigenza. Le City Range sono modelli da uomo classici con suola in cuoio, tacco smussato e inserto a coda di rondine, in gomma antiscivolo; la Country Range e una linea da passeggio, calzature lisce o lavorate, totalmente impermeabili. E ancora stivaletti, doposcì, polacchini e stivali da equitazione. Antonella Amapane Alcuni modelli di Regent, le scarpe inglesi che piacciono ai principi di Galles ptempo libero Invece subimolto l'influenza della mda, il fascino della griffe. Acanto alle Timberland, aCole-Haan e alle Tod's, efarsi avanti nuovi fenomeL'ultimo arriva da Loned è strettamente collegcon il neo stile country. no le scarpe Regent, cicesine lisce in vitello nero col Jeans; Timberland o Tod's col completo grigio. Sono vezzi che pochi uomini possono permettersi senza stonare. Questo genere di mixage bisogna lasciarlo ai veri raffinati, e cioè a quelli che correggono la loro immagine con un dettaglio fantasioso che addosso a loro diventa stile; scimmiottato dagli altri è un vero disastro. Gli uomini dì temperamento serio preferiscono i modelli con le stringhe, mentre quelli più frivoli hanno un debole per le scarpe senza lacci, con nappe e fibbie. In questi casi è facile eccedere innamorandosi di modelli troppo appariscenti. Quando si acquista un paio di scarpe è sempre bene pensare a ciò che diceva Lord Brummell: -Un uomo elegante deve poter star fermo all'angolo di Piccadilly per un quarto d'ora passando inosservato». Appurato il fatto che un tacco di sobria eleganza non deve superare i due centimetri e mezzo e che i tacchi A detta degli esperti, un guardaroba minimo, ma proprio minimo, prevedere sette paia di scarpe: due invernali, solide e robuste, tre estive, un paio da sera, e infine un paio casual per occasioni sportive e come riserva nella brutta stagione. Pochi cambiano calzatura a seconda delle ore del gioro marroni, a seconda del caso. Oppure Derby, con allacformali via Ubera alle francesine di vitello nero liscio e ai mocassini sempre lisci, quasi a pantofola, neri, assolutamente privi di fronzoli come nappine o fiocchetti. Con lo smoking la francesina nera di vernice è di rigore, alcuni raffinatissimi la richiedono addirittura orlata in gros grain di seta sottile. 200 modelli per lui, mache per lei, dedicate al tpo libero e non solo. CarDiana d'Inghilterra semvadano matti per qucalzature prodotte nellobilimento di Kettering (thamptonshire) sin dal e importate in Italia un afa dalla Mor Swind di Pne. Sono scarpe solide emode, isolate termicamgrazie alla vecchia lavzione Goodyear, con veni per ogni esigenza. Le Range sono modelli damo classici con suolacuoio, tacco smussato serto a coda di rondingomma antiscivolo; Country Range e una l Alcuni modelli di Regent, le scarpe inglesi che piacciono ai principi di Galles