Il tennis in garage di Giorgio Barberis

Il tennis in garage Il tennis in garage UN garage per esercitarsi nel tennis e, volendo, simulare una partita nella quale lo scopo può essere quello di perfezionare sempre più il colpo: pare incredibile, ma è realtà grazie al -tennis partnerche, già approvato come mezzo di allenamento dalle federazioni svedese, australiana, inglese e tedesca, va sempre più diffondendosi grazie anche alle sue dimensioni limitate che ne rendono possibile l'utilizzo — oltreché nel box per l'auto — ovunque ci sia spazio sufficiente (basta un'area di 3,5 metri per 2,5) per usare una racchetta. Brevetto svedese, il «tennis partner» è formato da un telaio tubolare d'accla'o con parti anodizzate e parti ver¬ niciate in resina. Di facile articolazione per il cambiamento di posizione e inclinazione, a seconda dell'esercizio che si vuole perfezionare (dritto, rovescio, demi-volée, servizio, smash e così via), questo singolarissimo «campo» ha la superficie di gioco costituita da un telo in policloruro di vinile, lo stesso materiale cioè dei «palloni» utilizzati per coprire campi da tennis regolamentari e piscine. Disegnato scientificamente per rappresentare in scala la metà di un campo di gioco di normali dimensioni, il «tennis partner» permette al giocatore di allenarsi curando direzione e precisione dei suoi colpi, sicuro che il punto colpito dalla palla (si gioca con racchetta e palle norma¬ li) coinciderà con quello dove sarebbe rimbalzata su un campo da tennis in una situazione di gioco. In Italia, adottato da un sempre maggiore numero ci circoli tennistici, sta trovando crescenti consensi anche nel mondo della scuola (specie a livello di elementari e medie inferiori) dove il tennis risulta penalizzato nei confronti di altre discipline non solo per la scarsità degli impianti e la difficoltà nei collegamenti scuola-campi ma anche per eventuali iperboliche spese nei costi gestionali e organizzativi. Importato e distribuito in esclusiva dalla Amsei di Torino, il «tennis partner» costa infatti una cifra relativamente modesta, 480 mila lire. Giorgio Barberis

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