Oasi d'autunno fra i grattacieli sotto gli alberi dai mille colori

Oasi d'autunno fra i grattacieli sotto gli alberi dai mille colori Oasi d'autunno fra i grattacieli sotto gli alberi dai mille colori OGNI autunno, ovunque ci siano boschi a foglie caduche e un clima che offre piogge abbondanti, giorni caldi e notti fredde, si ripete 11 fenomeno della colorazione delle foglie. Il fogliame più celebrato è forse quello del Nord Europa e della zona nordorientale degU Stati Uniti, ma fiammeggianti colori si. trovano anche in alcune zone del Midwest, nel Nord Ovest del Pacifico, nel Canada. I viaggiatori che vogliano spingersi più lontano, possono trovare zone di grande bellezza e straordinarie sfumature di colore nel Giappone e nella parte Nord della Cina. Anche se la stagione invita a lasciare le città e a Inoltrarsi nelle campagne, è possibile godersi l'autunno anche In mezzo ai grattacieli, negli orti botanici e negli qrboretum di molte capitali. Ecco una piccola scelta di giardini pubblici, dove 11 momento magico arriva sempre, magari con qualche anticipo o qualche ritardo secondo il clima dell'annata. Le date indicate sono dunque approssimative. Boston L'Arnold Arboretum del•l'Università di Harvard venne creato a Boston nel 1872 con il denaro lasciato dal mercante James Arnold. 11 primo direttore, Charles Sprague Sargent, occupò quel posto per 54 anni, fino alla sua morte. Lavorò al progètto del giardino con Frederick Law Olmsted, che creò i sentieri sinuosi e le strade che portano direttamente alle collezioni. L'ambizione di Sargent era mettere a dimora tutti gli alberi e gli arbusti in grado di sopravvivere ai rigidi Inverni del New England. Per trovarli, andò personal¬ mente a caccia di piante all'Ovest, in Giappone e In Sud America. Nei primi cento anni di vita, neU'aroorefum sono state introdotte più di duemila piante. All'Inizio di ogni ottobre, VArboretum pubblica una mappa del giardino con l'indicazione dei dodici alberi più belli e più colorati. Fra questi, c'è il rossoaranciato Albero di Franklyn, detto anche Franklinia. Si tratta di una pianta originaria dell'America che, avendo una fioritura tarda, sfoggia i suoi fiori bianchi in ottobre. Il primo esemplare di questa famiglia venne scoperto In Georgia nel 1785 e battezzato Benjamin Franklyn. Per un quarto di secolo ne vennero trovati ancora altri, ma l'ultimo allo stato selvatico venne segnalato, nel 1790'. Tutti gli esemplari attualmente, esistenti discendono da quelli scoperti duecento anni fa. Vicino al cancello Jamaica Plain c'è una Metasequoia glyptostroboides, considerata uno degli alberi più antichi del mondo. Si tratta di una conlfera a foglie caduche che in autunno, prima di lasciar cadere i suoi aghi, diventa rosa, con ombre di oro e di ambra. Arnold Arboretum dell'Harvard University. Aperto dall'alba al tramonto. Ingresso libero. Momento magico: metà ottobre. New York E' relativamente facile trovare scampoli di boschi e giardini nella città di New York. Una grande evasione autunnale può essere 11 Brooklyn Botante Garden: creato nel 1910, ospita più di dodicimila varietà di piante che d'autunno si esibiscono ' in un trionfo di colori. Fuori dell'edificio dell'amministrazione, c'è uno degli alberi autunnali più spettacolari: un'acetosa (Oxydendrum) dalle foglie rosso fiammante e dai frutti gialli. Un'altra vampa di colore è quella di Magnolia Plaza, con la sua siepe di Euonymus alata comporta. Da non perdere è la collina giapponese, dove splendidi aceri rossi si riflettono nel lago. Un'altra buona evasione urbana è costituita dall'Orto Botanico del Bronx, 40 acri con quanto resta della forestale originaria della Città di New York. Nel 1891 un professore di botanica della Columbia University fondò questo giardino avendo In mente il Giardino reale inglese di Kew, con cai voleva rivaleggiare. L'aspetto di questo orto botanico ricorda perciò un parco inglese, con alti alberi maestosi: una parte è riservata ad alberi e arbusti del Nord Est, un'altra è un abbagliante boschetto di betulle. Brooklyn Botante Garden, aperto tutti i giorni fino alle 16.30. Ingresso libero. Momento magico: metà ottobre. New York Botante Garden, Bronx, aperto tutti i giorni fino alle 18. Offerta libera. Momento magico: tardo ottobre. Parigi Alla periferia di Parigi, all'interno del Bois de Boulogne, c'è uno dei giardini più deliziosi d'Europa, quello di Bagatelle. Famoso per le rose, che però sono .soltanto una parte di quanto può offrire, era stato pensato come cornice per il piccolo palazzo che il Conte di Artols, co¬ gnato di Maria Antonietta, stava costruendosi in tutta fretta. Per i giardini, Thomas Blaikje. uno scozzese dotato di una fantasia fervidissima, fece portare tonnellate di terra e creò colline dove il terreno era piatto. Sentieri a serpentina portavano alle cascate d'acqua e alle grotte nella roccia. Non mancava naturalmente il giardino cinese con un padiglione e un ruscelletto chiacchierino. Di queste fantasie oggi restano soltanto il lago e alcune grotte, mentre sono so¬ pravvissuti quasi tutti gli alberi, oggi cresciuti a grandi altezze. Nelle nebbie dell'autunno, diventano color ruggine, ambra e oro. Bagatelle, rue de Sèvres, Neuilly. Aperto tutti i giorni fino al tramonto. Ingresso: 4 franchi. Momento magico: fine ottobre. Monaco Il Nymphenburg di Monaco, un tempo residenza estiva della famiglia reale bavarese, venne costruito dall'Elettore Ferdinando Maria di Baviera come regalo per la moglie dopo la nascita del loro primogenito. L'asse centrale del giardino è formato da un canale che parte da un parterre formale a Ovest del castello e arriva a una lontana cascata con fontane. Nei 500 acri del parco ci sono molte fontane e un numero incalcolabile di statue, due laghi con i loro padiglioni, sentieri formali che attraversano i boschi, splendidi alberi antichi le cui foglie diventano di un bordò e di un oro spettacolari, come sempre accade nell'autunno del Nord Europa. Schlosspark Nymphenburg, Monaco. Aperto tutti i giorni dall'alba al tramonto. Ingresso libero. Momento magico: metà ottobre. Leningrado A una trentina di chilometri da Leningrado, nel golfo di Finlandia, c'è Petrodvorets, palazzo d'estate di Pietro il Grande, opera di un architetto francesi, Alexandre LeBlond. che per tre anni, a partire dal 1716. lavorò ai giardini, arricchendoli di straordinarie casrate e di fontane. Sotto il palazzo, una condotta dell'acqua, dopo un viaggio sotterraneo di una trentina di chilometri e un gran finale lungo gradini di marmo fiancheggiati da statue dorate, precipita in un laghetto dove un Sansone d'oro fa a pugni con un leone. Quando il gigante spalanca le mascelle dell'animale, una fontana lancia uno zampillo alto sei metri. Poi l'acqua ritoma al mare scorrendo lungo un canale nella parte bassa del giardino. Nel giardino ci sono più di 40 mila alberi: quasi tutti sono betulle e aceri, solo una piccola parte era stata importata dall'Europa occi¬ dentale. Gli esemplari che si possono ammirare oggi sono quelli sopravvissuti agli inverni russi e ai disastri della Seconda Guerra Mondiale. D'autunno, il contrasto fra il verde mare dell'acqua delle fontane e lo scarlatto e oro degli alberi forma un quadro bellissimo. I giardini di Petrodvorets sono aperti tutti i giorni dalle 11 alle 20. Momento magico: tutto ottobre. Kyoto Pochi giardini sono più scenografici di quelli giapponesi, dove d'autunno signoreggia il coloratissimo acero. I più belli però sono spesso chiusi al pubblico, con l'eccezione dei Giardini del Pa disi io ne d'Argento, parte del tempio zen di Joshoji. Nella zona alta, dove gli alberi coltivati incontrano la foresta circostante, un fiume nasce da un gruppo di rocce disposte con cura e forma una cascata buttandosi dalla collina nel lago. Nella parte bassa del giardino, un sentiero sinuoso segue le sponde del lago. Vicino al padiglione c'è il giardino di sabbia, con due figure di rena accuratamente scolpite: l'Altezza-cheguarda-la-luna, un cono tronco alto quasi otto metri, e Il-mare-di-sabbia-d'argento, una terrazza alta una trentina di centimetri accuratarxente rastrellata in onde alternate di sabbia liscia a e increspata. Entrambe queste sculture sono state progettate per essere guardate al chiaro di luna. Tempio e giardino di Ginkakuji, Sakyo-ku. Aperto tutti i giorni dall'alba al tramonto. Momento magico: metà novembre. Carola Kittredge Coptrighl pThe New \offc Ti.nts Servici-, e (hi l'Italia . I a simipj