Calasso fa rivivere gli dei di Carlo Carena

Calasso fa rivivere gli dei «Le nozze di Cadmo e Armonia»: un'analisi del pensiero primitivo attraverso il racconto dei grandi miti greci e latini Calasso fa rivivere gli dei INSCRIVEREMO ormai Le nozze di Cadmo e Armonia accanto a Oli Dei e gli Eroi della Grecia di Kàroly Kerényl e a / miti greci di Robert Graves? n nuovo libro di Roberto Galasso ha molto dell'idea di quegli altri due, specialmente del primo, e molto di diverso (non ha certamente l'ironia e la scapestrataggine del secondo). Non è un prontuario, non un'interpretazione archetipica o uno studio archeologico e comparatistlco. Ma come quei due classici della autografia organizzata ha l'ambizione e la metodologia del percorso paziente del grande fiume e dei rivoli della mitologia, rintracciando però nell'itinerario del messaggi pieni di senso. Più che in altri suoi libri, Galasso, direttore della Adelphi, ha portato alla luce qui le sue idee, e persino avvolto in un significato lo stesso tracciato delle sue scelte editoriali. Sono presenti in qualche misura in questa rilettura vergine e personale della mitologia greca l'intuizione e la sospensione arcana del pen¬ siero primitivo, che ispirarono a Giorgio Colli U suo primo libro, La natura ama nascondersi, ristampato quarant'anni dopo quasi In concomitanza con questo della stessa Adelphi, e programma di un lavoro torturante a cui quel filosofo più che filologo rimase fedele sotto tutte le forme, dai Presocratici a Nietzsche. I temi di Galasso sono ripresi direttamente dagli Esiodi, dai Pindari, dagli Erodoti, dai Fiutar chi, da Pausatila, da Luciano, da Ateneo (e significativo che manchi qualsiasi richiamo esplicito dell'enciclopedico Apollodoro, 11 quale aveva pur attratto le cure di Sir James G. Frazer). E se si risale appena appena indietro nell'elenco dei volumi della Biblioteca Adelphi di cui questo è il duecentesimo, ecco la gnosi antica e moderna, ecco la Bibbia lirica, ecco Simone Weil e Georges Dumézil... Il mondò di Galasso non è molto diverso dal nostro. E' fatto di amori, matrimoni, stupri, peregrinazioni, assassini, astuzie, dabbenaggini, poca pietà, molta Ingordigia, desiderio di conquista e indifferenza. Solo che tutto avviene prima della storia, pur contenendola tutta, e nella storia senza darlo a vedere. Anche il mito è fatto di molte vite e di molte morti, i gesti degU dèi e degli eroi sono infiniti e vari come 1 nostri. Ma in ogni gesto sono presenti tutti gli altri e una catena di «coerenze Incompatibili», quando le avvertiamo come tali, ci permette di entrarvi e di percorrerle capendo che nulla, anche 11, appartiene al caso ed è futile. * * Il percorso di queste Metamorfosi moderne comincia col ratto di Europa da parte di Zeus e prosegue per dodici capitoli altrettanto anonimi, con protagonisti provvisori e parziali (Dioniso, Apollo, Artemide, Elena, gli Argonauti...) in mezzo ad un pulviscolo di comparse. La proliferazione tipica del mito incalza sin dal primo momento, come già Ovidio, il suo espositore, che ne scopre via via le diramazioni, gli anfratti, i richiami, le Inter¬ secazioni, la duplicazioni, un passaggio luminoso ed uno inesplicabile, uno ovvio e uno inaspettato. I suol episodi non vivono solitari, ma sono anelli di una vicenda che, avverte Galasso, 'occorre risalire att'indietro e in avanti: E' lì la loro natura misteriosa. La forma, da principio limpida come la natura, nei passaggi diventa sempre più irriconoscibile; l'epifania luminosa del dio o il destino dell'eroe procedono irresistibilmente e diventano nebbia sempre più incerta senza un'iniziazione volenterosa e convinta. Per capire il mito occorre apprezzarlo, e per apprezzarlo occorre capirlo. Calasso lo spiega raccontandolo, come gli antichi maestri del teatro, della lirica, della storiografia, della religione; tutti i miti, le storie patetiche di Arianna e di Io, quelle grondanti di sangue dei Pelopidi, e le storielle maliziose dei Cercopi, quella fugace e tutta da scrutare di Admeto, quelle nazionali di Tebe, di Sparta, di Atene... Ora facendosi prendere dal vortice delle abissali figurazioni primordiali, ora teso dal pathos delle donne fedeli e conculcate; rispecchiando l'orrore dei mostri o 11 pulviscolo dello splendore celeste; cedendo a volte persino nello stile alle maniere, delle sue fonti e dei suoi modelli, preziosi eleganti, suggestivi, decadenti. Che cosa sospinge Calasso verso quell'universo di cui 11 pagano-cristiano Nonno fu più di un millennio e mezzo fa l'ultimo cantore, il sigillatore e il profeta? E' questa familiarità col divino che carica di significato le cose, la misteriosità e la chiarezza Insieme di un tempo In cui gli dèi siedono a tavola accanto ai mortali, come avviene nel banchetto nuziale di Cadmo e di Armonia a Tebe. Dèi e uomini si riconoscevano sùbito, vivevano a volte le medesime avventure, s'incontravano nei boschi o sulle rive dei fiumi o nel crocicchi o nei talami o sui campi di battaglia, si mostravano ad un lampo degli occhi, al suono di una voce. Poi il dio si è ritirato, ed il mondo precipita nella separazione e nell'Indifferenza reciproca: 'questa è la peculiare situazione moderna», in cui non vi sono più Ospiti divini o, peggio, l'Ospite non è più riconosciuto, anche se continua ad agire nell'anima come un'ossessione. E «una vita dove gli dèi non sono invitati non vale la pena di essere vissuta. Sarà più' tranquilla, ma senza sto-, ria». L'alfabeto regalato da Cadmo al Greci ci ha abituati a 'Vivere gli dèi» nel silenzio della mente anziché nella presenza vera e normale, piena. E' un regno disfatto. Gli ellenismi hanno trasformato l'esistente in un museo e sbriciolato «il cosmo in cronaca». I razionalismi hanno' distrutto la nostra capacità di assorbire il mito e di scorgervi, espressi nelle mirabili forme della poesia e del racconto, i costituenti essenziali della vita, sentimenti, virtù, vizi, eroismi, bassezze, quel grande motore del mondo divino non meno dell'umano che è eros. n pacato, minuzioso racconto di Calasso, ricostruendo quel mondo, ci propone di riappropriarci non di una teologia, ovviamente, ma di una metafisica e di una gnoseologia: a meno, ci ripete, che, come può ben capitare, non siamo degli indifferenti. Carlo Carena Roberto Calasso, «Le nozze di Cadmo e di Armonìa», Adelphi, 465 pagine, 28.000 lire. Atena con testa di Medusa e serpenti

Luoghi citati: Atene, Europa, Grecia